"Giornata storica quella vissuta a Strasburgo. Con un consenso ampio il Parlamento europeo ha lanciato un segnale limpido ed autorevole al premier ungherese Victor Orban e, per suo tramite, a tutti coloro i quali in Europa soffiano sul fuoco del populismo e del sovranismo, coltivando l'ambizione di sfilacciare lo Stato di diritto, amputando le libertà individuali, negando diritti, offendendo la dignità dei cittadini e calpestando i valori fondanti dell'Europa", così l'europarlamentare democratica Elena Gentile.

"Il segnale dovrà arrivare forte e chiaro al Governo Italiano" - dichiara l'on. Elena Gentile - "ed alla maggioranza che lo sostiene, tenuta in ostaggio dal miglior alleato di Victor Orban: Matteo Salvini.

Si sgonfia così il progetto sovversivo della Lega, delle Leghe, che dopo la bocciatura svedese oggi riceve un altro durissimo colpo dal voto anti Orban, confermando la fragilità del progetto di demolizione dell'Europa.

Salvini chiede agli stati membri e quindi anche all'Ungheria di accogliere gli immigrati ma Orban si rifiuta di farlo. La loro un'alleanza singolare, del tutto impraticabile nei contenuti ma che si giustifica solo per la evidente bulimia di potere".

"L'approvazione, anche questa sostenuta da una larga maggioranza, della direttiva sul Diritto d'Autore" - continua la Gentile - "sana un vulnus inaccettabile, finalmente viene bilanciato il sistema (ora tutto a vantaggio dei colossi delle piattaforme) nel rispetto dell'industria dell'editoria ma soprattutto perché restituisce dignità a chi produce contenuti, riconoscendo il valore economico del loro lavoro. Confermata la più ampia libertà di informazione e la gratuità per tutti coloro i quali rivendicano il diritto all'accessibilità dell'informazione".

"Il voto così riapre gli scenari del confronto politico nell'imminenza del voto di maggio per la rielezione del Parlamento europeo" - conclude la Gentile - "nessuno dia nulla per acquisito. La fine annunciata dell'Europa non è poi così scontata".