“Con le proposte presentate oggi dal presidente Juncker per la riforma dell'Unione economica e monetaria sparisce per sempre l'ipotesi di inserire il Fiscal Compact nei Trattati. Abbiamo vinto noi. Ora bisognerà trovare il giusto equilibrio tra flessibilità e disciplina di bilancio nel modificare l'ordinamento giuridico comunitario, partendo da alcuni principi del Fiscal Compact. Intanto però va sottolineato che nella proposta di direttiva del Consiglio che dovrà essere approvata nel 2019 non c'è più il pareggio del bilancio sclerotico così come indicato dal Fiscal Compact ma solo un obiettivo di medio termine da stabilire in modo adeguato alla situazione di ogni Paese. Inoltre visto che la direttiva andrà approvata all'unanimità l'Italia avrà potere di veto per contrastare eventuali azioni dell'ultimo minuto dei falchi dell'austerità. 

Ora bisognerà lottare per tornare a Maastricht e non al Patto di Stabilità irrigidito dalle modifiche approvate in fretta e furia durante la crisi. Ma i Trattati sono salvi. Avremmo preferito inoltre che il Parlamento avesse comunque un vero potere di codecisione invece che solo consultivo. In ogni caso apprezziamo i passi avanti sul Fondo monetario europeo, che preferiamo alla Troika, e sul ministro dell'Economia Ue”. Lo ha dichiarato la capodelegazione degli eurodeputati Pd, Patrizia Toia.

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