A margine del vertice Ue che si è svolto a Bruxelles, il presidente del gruppo S&D al Parlamento europeo, Gianni Pittella, dichiara:

"L'ok del Consiglio europeo per un piano di investimenti di 315 miliardi è un primo passo nela giusta direzione ma la vera battaglia per una maggiore flessibilità non è ancora terminata. Ci attendiamo una chiara interpretazione della flessibilità nei primi mesi del 2015. Dal nostro punto di vista occorre la neutralizzazione dei contributi nazionali sia al futuro Fondo europeo per gli investimenti strategici, sia alla quota pubblica dei progetti Ue.

"Il Consiglio europeo può attuare queste due misure chiave senza cambiare il Patto di stabilità e di crescita. Non c'è alternativa se vogliamo rendere efficace il piano di Juncker e se vogliamo che l'Europa sia in grado di attrarre investimenti privati capaci di stimolare la crescita e promuovere l'occupazione.

"Ci attendiamo che la Commissione Ue delinei con precisione la sua interpretazione non solo sulla flessibilità ma anche su come e con quali criteri i futuri progetti di investimento in Europa saranno scelti.

"I Socialisti e Democratici non possono accettare una mera Europa di ragionieri. Ciò significherebbe fare il gioco dei populisti e degli euroscettici. Il nostro impegno di lungo termibe deve essere la ripresa dell'economia europea nell'interesse delle future generazioni".