Oggi, durante la mini-sessione plenaria a Bruxelles, il Parlamento europeo ha tenuto un dibattito congiunto con il Consiglio e la Commissione sulle nuove accuse di ingerenze russe nel Parlamento europeo, in relazione soprattutto alle prossime elezioni europee di giugno e al possibile impatto sull’Unione. 

Durante il dibattito, la presidente dei S&D Iratxe García ha chiesto alla presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola di avviare un’indagine sulle ingerenze russe. Inoltre, García ha esortato il Partito Popolare Europeo (PPE) a dire finalmente con chiarezza se intende schierarsi o meno dalla parte dell’estrema destra.

La presidente dei S&D, Iratxe García, ha dichiarato:

“A due mesi dalle elezioni del Parlamento europeo, il regime di Putin sta intensificando le attività di spionaggio, disinformazione e propaganda, nonché gli attacchi contro tutte le voci dissenzienti. Queste elezioni saranno fondamentali per il futuro del progetto europeo, compreso il nostro incrollabile sostegno all’Ucraina nella sua lotta contro la tirannia di Putin.” 

“Per questo chiediamo un’indagine approfondita sulle ingerenze russe, in accordo con quanto richiesto dalla plenaria di questo Parlamento lo scorso febbraio. Perché il nostro dovere è quello di garantire elezioni libere ed eque ai nostri cittadini.”

“Sappiamo che interferire nelle elezioni è uno dei principali obiettivi di Putin e sappiamo anche che ha forti alleati in Europa: l’estrema destra di Le Pen, Orbán, Wilders, Salvini e Weidel. Di fronte a questa doppia minaccia, il Partito Popolare Europeo deve decidere se mantenere la promessa di sostenere una posizione pro-europea e pro-ucraina o se piegarsi all’estrema destra e a Putin.”

“Il PPE, che apparentemente invoca la libertà in Europa, è un partito di estrema destra, la stessa estrema destra che tace sulle incarcerazioni, le torture, il massacro di Putin in Ucraina e le sue azioni contro le politiche di parità di genere, i diritti sessuali e riproduttivi e la comunità LGTBIQ+.”

“E ai cittadini deve essere chiaro cosa è in gioco dal 9 giugno: l’Europa della destra e dell’estrema destra che fa passi indietro ed è schiava del suo passato o l’Europa dei socialdemocratici che fa passi avanti e prende in mano il suo futuro.”

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