Conclusioni del Consiglio europeo del 1° febbraio 2024

Dibattito: martedì 6 febbraio

Iratxe García Pérez - Presidente del gruppo S&D

“Accogliamo con favore l’importante decisione del Consiglio europeo di garantire un sostegno continuo e incondizionato a lungo termine all’Ucraina grazie a un pacchetto di aiuti di 50 miliardi di euro, dopo gli sconsiderati tentativi di ricatto di Orbán. Il Parlamento europeo è ora pronto a svolgere il suo ruolo. Siamo al fianco dell’Ucraina per il nostro comune futuro europeo. Tuttavia, dobbiamo ancora fare passi avanti e costruire un quadro di bilancio e fiscale che ci permetta di investire nel futuro e nelle persone. Per questo motivo abbiamo bisogno di uno strumento di investimento permanente a livello europeo, basato sui successi del Dispositivo per la ripresa e la resilienza (RFF) e del sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza (SURE).

 

La riunione del Consiglio europeo si è svolta ieri tra le proteste degli agricoltori di tutta l’Unione europea. Gli agricoltori devono essere ascoltati e le loro preoccupazioni devono essere prese in considerazione. Tuttavia, invece di alimentare il sentimento nazionalistico contro i nostri vicini, i leader europei devono dare prova di responsabilità e fornire risposte basate sul nostro mercato comune. Potrebbero essere necessarie misure per garantire un prezzo dignitoso agli agricoltori con azioni lungo tutta la filiera, dal campo alla tavola, proteggendo il loro reddito e aumentando il loro potere contrattuale. La voce degli agricoltori deve essere ascoltata, anziché strumentalizzata a fini partitici o elettorali.”

Addetta stampa:  Victoria Martin de la Torre

 

Contrastare l’incitamento all’odio e la disinformazione: la responsabilità delle piattaforme social nell’ambito della Legge sui servizi digitali

Dibattito: mercoledì 7 febbraio  

Alex Agius Saliba, vicepresidente dei S&D per un’Intelligenza artificiale e un’Europa digitale forte per tutti

Gabriele BISCHOFF, vicepresidente dei S&D per un’Europa basata sullo stato di diritto, sui valori e sui diritti fondamentali

“La disinformazione non solo mette a repentaglio i principi democratici su cui si fonda l’Unione europea, ma è stata utilizzata da soggetti malintenzionati per diffondere paura, manipolare l’opinione pubblica ed erodere la fiducia nelle nostre istituzioni democratiche. Per quanto riguarda la responsabilità delle piattaforme online, con la Legge sui servizi digitali abbiamo stabilito un nuovo standard globale. Aziende come Meta e X saranno essere soggette a obblighi più severi in caso di diffusione di disinformazione. Tuttavia, abbiamo bisogno di una applicazione rigorosa e di sanzioni se le piattaforme non si adeguano.”

Addetta stampa:  Georgina Mombo Rasero

 

Stato di diritto e libertà dei media in Grecia

Votazione: mercoledì 7 febbraio  

Cyrus Engerer, negoziatore S&D in merito alla valutazione del Parlamento sullo stato di diritto e la libertà dei media in Grecia

“Finora, il gruppo del PPE è riuscito ad ostacolare qualsiasi dibattito sullo stato di diritto in Grecia e ad eludere il controllo del Parlamento europeo sul governo conservatore di Atene. La condanna degli attacchi allo Stato di diritto non deve dipendere dall’appartenenza politica. La prossima settimana voteremo su una valutazione concreta della situazione in Grecia, che è allarmante. Un giornalista è stato assassinato e i progressi nelle indagini sono stati troppo scarsi. La Grecia è il peggior paese dell’UE per quanto riguarda la libertà dei media! L’uso di software spia illegali ai vertici del governo per monitorare giornalisti e oppositori politici, tra cui il presidente del PASOK Nikos Androulakis, all’epoca anche deputato europeo, è un altro scandalo. Tra le altre preoccupazioni in materia di diritti fondamentali, la risoluzione del Parlamento affronta i respingimenti sistematici dei migranti nelle acque greche, nonché la morte di due attivisti LGBTIQ+ e la cattiva gestione delle indagini. È ora che il Parlamento europeo faccia luce su un governo conservatore che è rimasto incontrollato per troppo tempo.”

Addetta stampa:  Ewan Macphee

 

Tirocini di qualità nell’UE

Dibattito: martedì 6 febbraio

Alicia Homs, eurodeputata S&D e negoziatrice del Parlamento europeo in materia

“I Socialisti e Democratici invocano da tempo una legge europea che vieti i tirocini non retribuiti. La prossima settimana, a Strasburgo, solleciteremo nuovamente la Commissione europea, in particolare il suo Presidente, a presentare una proposta senza ulteriori ritardi. Chiediamo una legge forte e ambiziosa, che garantisca a tutti i tirocinanti un’equa retribuzione per il loro lavoro e il diritto agli stessi diritti e tutele dei lavoratori regolari. I giovani europei non sono manodopera a basso costo o gratuita. Non dovrebbero essere intrappolati in tirocini interminabili prima di avere un’opportunità di lavoro adeguata per iniziare la loro carriera e la loro vita indipendente.”

Addetta stampa:  Petra von Wüllerstorff

 

Situazione in Serbia dopo le elezioni

Votazione: giovedì 8 febbraio

Andreas Schieder, eurodeputato S&D e membro della missione del Parlamento europeo per la vigilanza elettorale in Serbia

“Le turbolenze politiche in Serbia, paese candidato a diventare membro dell’UE, reclamano la nostra piena attenzione. Giovedì prossimo, il Parlamento europeo adotterà una risoluzione sulla situazione in Serbia dopo le elezioni, caratterizzate da allarmanti brogli. I Socialisti e Democratici continuano a sollecitare un’indagine indipendente su tutte le irregolarità elettorali segnalate. Ribadiamo il nostro pieno sostegno alle migliaia di serbi che scendono in piazza chiedendo giustizia, democrazia e un futuro europeo. Il presidente serbo, Aleksandar Vučić, e il suo partito SNS al governo, dovrebbero finalmente impegnarsi con il popolo, invece di agire contro i loro interessi e attaccare gli osservatori internazionali.”

Addetta stampa: Petra von Wüllerstorff

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