Nella votazione plenaria di oggi al Parlamento europeo sul regolamento UE per la riduzione delle emissioni di metano, i Socialisti e Democratici hanno costruito una maggioranza per garantire l’adozione della nuova legislazione UE. L’obiettivo è quello di ridurre notevolmente la quantità di emissioni di metano nell’atmosfera entro il 2030 e di rafforzarne il controllo. Il metano è il secondo gas più nocivo dopo l’anidride carbonica e contribuisce in modo significativo all’emergenza climatica. Tra i principali risultati del Gruppo dei S&D è evidente il miglioramento della proposta della Commissione europea, con l’aggiunta di requisiti più severi per gli importatori di combustibili fossili nell’UE.

Jens Geier, negoziatore S&D per la commissione Industria, ricerca ed energia, ha dichiarato:

“Voglio essere chiaro: finché continueremo a estrarre combustibili fossili, avremo a che fare con il metano. L’eliminazione graduale dei combustibili fossili rimane il miglior modo per proteggere il clima. Estrarre e bruciare il metano è un’opzione di ripiego, ma dobbiamo fermare con decisione le perdite incontrollate di metano.” Molte delle emissioni di metano provengono dal settore energetico. Il nostro Gruppo è orgoglioso di essere riuscito a imporre requisiti migliori e applicabili per la riduzione del metano, anche per quanto riguarda i combustibili fossili importati, considerato che l’UE importa il 70% del carbone fossile, il 97% del petrolio e il 90% del gas fossile. Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo dovuto convincere la Commissione europea, gli Stati membri e altri gruppi politici di questa assemblea e siamo felici di avercela fatta.”

“Il nuovo regolamento UE sul metano coprirà l’intera catena di produzione e trasmissione, affrontando le fuoriuscite di metano nel settore energetico. Siamo riusciti a rafforzare le misure relative alla sicurezza dei lavoratori e alla certezza dell’approvvigionamento. Per quanto riguarda l’estrazione del carbone inattivo, abbiamo inserito nel regolamento disposizioni che tengono conto dell’esperienza degli Stati membri dell’UE nella riduzione delle emissioni di metano. Per le miniere attive, abbiamo modificato i requisiti di riduzione del metano al fine di ottenere una giusta transizione per i dipendenti.”

Günther Sidl, negoziatore S&D per la commissione Ambiente, sanità pubblica e sicurezza alimentare, ha dichiarato:

“Se vogliamo uscire dall’emergenza climatica in cui viviamo, dobbiamo ridurre le emissioni di metano. Questo gas è 80 volte più dannoso della CO2 e quindi ogni misura sul metano è 80 volte più efficace.”

“Siamo felici di aver raggiunto una delle nostre principali priorità in questo fascicolo legislativo: l’implementazione di un rigoroso sistema di rilevamento e segnalazione del metano per gli operatori. Attualmente, il 53% dell’agricoltura, il 26% dei rifiuti e delle acque reflue e il 19% del settore energetico dell’UE sono responsabili delle emissioni di metano. Affrontando adeguatamente questo problema, daremo anche impulso al nostro settore di ricerca e sviluppo. Contiamo sulle innovazioni e sull’inclusione di tecnologie all’avanguardia per il rilevamento del metano, che consentono soluzioni di monitoraggio continuo da abbinare ai metodi esistenti di monitoraggio e contenimento delle perdite (LDAR).” 

“Il nuovo regolamento entrerà in vigore quest’anno e ci aspettiamo risultati tangibili entro il 2030. Per assicurarci che ci stiamo muovendo sulla strada giusta, il regolamento sarà rivisto nel 2028.”

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Germania
Membro
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