Oggi la commissione commercio internazionale del Parlamento europeo ha in programma l’adozione di una normativa per sospendere per un anno tutti i dazi d’importazione dall’Ucraina, rimuovere il contingente tariffario rimanente e sospendere i dazi antidumping. Quest’iniziativa riguarda beni industriali come acciaio, frutta e ortaggi soggetti al regime del prezzo d’entrata, e prodotti agricoli soggetti al contingente tariffario.
Nel 2021 l’import totale dall’Ucraina ha raggiunto i ventiquattro miliardi di euro, di cui circa cinque miliardi di valore ora dovrebbero rientrare sotto le regole di liberalizzazione (ad esempio 2,5 miliardi delle importazioni di acciaio ucraino erano soggetti a dazi antidumping). Dal momento dell’entrata in vigore, la normativa dovrebbe portare a 65,6 miliardi di guadagno per gli esportatori ucraini. Il Parlamento riunito in plenaria voterà la normativa questa settimana una volta adottata dalla commissione commercio internazionale.
Marek Belka, vicepresidente S&D responsabile per l’Ucraina, ha dichiarato:
“Rimuovere i dazi sull’importazione di tutti i prodotti ucraini è un atto di solidarietà nei confronti della popolazione ucraina. L’aggressione ingiustificata della Russia sta provocando la perdita di innumerevoli vite, creando una catastrofe umanitaria e distruggendo l’economia. La sospensione dei dazi d’importazione e dei contingenti tariffari facilita l’export di beni industriali e agricoli nell’Ue. L’economia ucraina, duramente colpita, richiede un’iniezione di moneta estera e una linea vita commerciale efficiente con l’Ue. Garantire tassi tariffari zero all’Ucraina è un messaggio forte e positivo e potrebbe rappresentare un punto di partenza per la futura ripresa dell’economia ucraina”.
Inmaculada Rodríguez Piñero, portavoce S&D in materia di commercio, ha dichiarato:
“Di fronte all’aggressione russa, queste misure aiuteranno l’Ucraina a rimanere agganciata al mondo e a stimolarne l’economia. Stiamo facendo tutto il possibile per sviluppare le relazioni commerciali tra Ucraina e Ue”.
