Nell’ambito dell’ultima serie di dibattiti sul futuro dell'Europa al Parlamento europeo, la cancelliera tedesca Angela Merkel è intervenuta oggi in Plenaria. Nel rispondere al suo intervento a nome del gruppo Socialisti e Democratici, il presidente del gruppo Udo Bullmann dichiara:

“Non c'è dubbio che la cancelliera Merkel sia un’europeista. Come previsto, lo ha sottolineato nel suo discorso di oggi al Parlamento europeo a Strasburgo. Tuttavia, le nostre aspettative sulla cancelliera Merkel vanno oltre le semplici confessioni di sentimenti europeisti. Tanto più che sui punti più delicati in questo momento storico, la signora Merkel non ha convinto. Non ha preso una posizione chiara sul fatto che la sua famiglia europea continui a dare cittadinanza a populisti di destra come Victor Orbán, politico che respinge l'ideale europeo in cui la cancelliera crede.

“Invece di prendere chiaramente le distanze, molti conservatori guardano dall'altra parte o addirittura imitano i leader di estrema destra come Matteo Salvini nella speranza di ottenere voti. Quale Europa rappresenta il Ppe? L’Europa di Konrad Adenauer e Robert Schuman? O l'Europa del cancelliere austriaco Sebastian Kurz, che rifiuta il Migration Compact delle Nazioni Unite e gioca a fare la guerra al confine con la Slovenia? O ancora l'Europa di Viktor Orbán, che è contro l'Ue, fa traslocare da Budapest un'università e limita la libertà dei media? Se la Merkel è seria quando parla di un futuro positivo per l'Europa, deve una volta per tutte esprimersi in modo chiaro contro i gruppi populisti di destra che fanno parte della sua famiglia politica e i compagni di viaggio all'interno delle sue fila.

“Ci attendiamo inoltre che la Merkel sostenga il rafforzamento del metodo comunitario in Europa. Solo se la casa della democrazia europea, il Parlamento europeo, sarà veramente coinvolta, avremo un'Europa compiuta e democratica. Merkel deve anche agire affinché i progetti europei previsti nell'accordo di coalizione tedesco siano realizzati. Si tratta dell'Unione economica e monetaria, della protezione del clima e della direttiva per migliori condizioni di lavoro. Per noi socialdemocratici, l'Europa non è un posto su una mappa, ma uno stato d'animo per difendere la libertà e la democrazia. Questo è ciò che abbiamo sottolineato nel dibattito di oggi”.

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