Gli eurodeputati S&D si congratulano con la Commissione europea per la decisione, presa oggi, contro i benefici fiscali concessi in Irlanda alla società statunitense Apple a scapito di altri stati membri dell'Ue.

Per la Commissione, tali vantaggi fiscali, che ammontano a oltre 13 miliardi, costituiscono degli aiuti di stato illegali e pertanto la Apple dovrà restituire le somme non pagate.

L'eurodeputata e portavoce S&D per agli affari economici, monetari e fiscali, Pervenche Berès dichiara:

"Le decisione della Commissione europea manda un chiaro segnale: le pratiche fiscali che creano una corsa al ribasso tra gli stati membri non saranno più accettate.

"Dopo le decisioni simili prese lo scorso anno dalla Commissione contro Starbucks in Olanda e contro Fiat in Lussemburgo, l'Europa sembra oggi meno una giungla fiscale. Le grandi imprese che fanno afari in Europa dovranno rispettare le norme sulla concorrenza, mostrare solidarietà e pagare la loro giusta quota di tasse. Continui su questa strada, Commissaria Vestager!

"In qualità di legislatori, faremo in modo di garantire che i governi europei lavorino per porre fine alle scappatoie del sistema fiscale europeo. Occorre sfruttare questo momento per mettere a punto in Europa un quadro legislativo omnicomprensivo, che si fondi su una completa e obbligatoria CCCTB (base imponibile consolidata comune per le imprese). In questo modo, i profitti verrebbero tassati laddove sono generati, prevenendo accordi su artificiali prezzi di trasferimento”.

Il portavoce del gruppo S&D per la commissione speciale TAXE e la commissione di inchiesta sui Panama Papers, Peter Simon aggiunge:

"Apple ci ha ingannato! Ma l'Ue sta reagendo. A dispetto del 'tintinnio di sciabole' della scorsa settimana da parte delle autorità Usa. La lotta contro l'elusione fiscale delle multinazionali, dopo i casi Starbucks e Fiat, sta adesso entrando in una nuova fase.  E' cambiato l'atteggiamento nei confronti della tassazione d'impresa, un atteggiamento che non si piega dinanzi alle aziende più grandi del mondo. 
"Una tassa dello 0,05%, ulteriormente ribassata allo 0,005% nell'ultimo decennio, è uno schiaffo in faccia ai comuni contribuenti.
"La Commissione europea, in qualità di guardiana dei Trattati, lo ha ribadito ancora una volta: gli accordi fiscali di questo tipo non sono 'solo' illegittimi, ma sono prima di tutto illegali. Si tratta di un chiaro messaggio alle multinazionali e agli stati membri contro quegli accordi conclusi a spese di altre imprese e di altri paesi. E' una pietra miliare per i contribuenti onesti, comprese quelle aziende che non hanno ricevuto trattamenti speciali di questo tipo, e per la giustizia fiscale”.
Il co-relatore S&D per le commissioni TAXE2 e PANA, Jeppe Kofod, dichiara:

"Oggi è un giorno importante nella lotta per la giustizia fiscale. Sono state svelate pratiche fuorilegge condotte nell'ultimo decennio. Resta ferma la nostra richiesta per la quale i guadagni di tali accordi illegali non vadano ai paesi che li hanno offerti alle multinazionali.
“E' vitale che le autorità fiscali di tutta l'Ue verifichino con attenzione questo caso per determinare la possibilità di recuperare tasse non pagate da Apple in altri paesi.