I membri del Gruppo S&D al Parlamento europeo sono rimasti molto delusi dalle ultime proposte avanzate dal Primo ministro britannico Theresa May, fallimentari nello sbloccare la situazione di stallo in cui versa la spinosa questione dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Le nuove proposte arrivano dopo la storica sconfitta del governo conservatore sull’accordo per l’uscita, la settimana scorsa, e alle dichiarazioni sulle future relazioni UE-UK.

Il Presidente del Gruppo S&D, Udo Bullmann, e Roberto Gualtieri, portavoce S&D per la Brexit hanno dichiarato:

“Restano 67 giorni esatti dall’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea e il governo conservatore è ancora impegnato nelle negoziazioni con se stesso. Abbiamo sperato che dopo la sconfitta senza precedenti rimediata la settimana scorsa dal governo inglese, il Primo ministro avrebbe messo sul tavolo qualcosa di nuovo per uscire dall’impasse. Al contrario invece, sta ancora perdendo tempo nel chiedere verifiche e chiarimenti sulla rete di protezione: il backstop. Nessuno ne auspica l’utilizzo, anche se è una misura dovuta che mira a prevenire un irrigidimento del confine fra Irlanda del Nord e Repubblica d’Irlanda, e a proteggere l’integrità del Mercato unico.

“L’Unione Europea è sempre stata chiara nel dire che vuole una rete di relazioni quanto più stretta e ambiziosa possibile. Se il Regno Unito dovesse modificare le cosiddette ‘linee rosse’ noi saremmo aperti ad una soluzione. Tuttavia, se queste non cambiano, non c’è possibilità di riapertura dell’accordo di uscita.

“Ora è tutto nelle mani della Camera dei Comuni per capire se c’è una via d’uscita da questo labirinto. Noi cercheremo di capire se esiste una maggioranza utile per una forma di Brexit accettabile per l’UE, ma la questione deve essere rimessa nelle mani dei cittadini inglesi. Abbiamo sempre visto la Brexit come un errore storico e se il popolo del Regno Unito cambiasse idea noi li accoglieremmo a braccia aperte.”

“L’Unione Europea è rimasta unita nel corso di questo lungo processo e ha lavorato in modo responsabile per ammorbidire le conseguenze peggiori della Brexit. Questa unità ha rappresentato la nostra forza maggiore e non smetteremo certo di lottare adesso.”

 

 

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