Il presidente del gruppo S&D Gianni Pittella ha lanciato oggi un appello al presidente Juncker affinché rafforzi le regole di condotta per i membri della Commissione. L'appello arriva dopo la notizia del coinvolgimento di Neelie Kroes nei Bahamas leaks. Pittella ha chiesto anche che la commissione di inchiesta del Parlamento sui Panama papers indaghi anche su questo nuovo scandalo legato all'evasione fiscale.

Gianni Pittella dichiara:
“Come diversi cittadini Ue, sono scioccato dalle nuove rivelazioni dei Bahamas leaks. Se confermate, potremmo tranquillamente definire vergognoso il fatto che Neelie Kroes abbia dimenticato di dichiarare di essere direttrice di una società offshore con sede alle Bahamas quando era membro della Commissione Barroso. Barroso ha già minato l'immagine e la credibilità della Commissione annunciando che lavorerà per Goldman Sachs, la banca che ha aiutato la Grecia a nascondere i suoi conti pubblici. Adesso, abbiamo un ex membro del team Barroso il cui nome compare nei Bahamas leaks e che rischia di rovinare ulteriormente la reputazione delle istituzioni europee.

"Chiediamo a Jean-Claude Juncker di modificare le regole di condotta per evitare conflitti di interesse di questo tipo.

"Non c'è tempo da perdere. Serve un cambiamento radicale. Ci serve più trasparenza, più moralità ed etica, oltre a maggiori sanzioni verso coloro che ignorano questi principi di base.  I commissari devono agire nell'interesse dei cittadini e la loro condotta, durante e dopo il loro mandato, devono essere al di sopra di ogni sospetto.

"La commissione di inchiesta del Parlamento europeo sui Panama papers deve indagare anche su queste nuove rivelazioni. Da due anni, il gruppo S&D sta lottando per avere nuove misure che eradichino l'elusione e l'evasione fiscale in Europa. Vogliamo che l'Europa abbia una lista di paradisi fiscali e sanzioni per coloro che hanno aiutato le aziende a nascondere fondi in queste giurisdizioni. Vogliamo che la tasse siano pagate dove si generano i profitti. Occorro maggiori passi avanti verso una base imponibile consolidata comune per le società. Un ampio numero di grandi aziende devono avere un registro pubblico delle loro attività paese per paese, non solo in Ue ma a livello globale. Queste riforme sono fondamentali se vogliamo essere seri nella lotta alla frode e alla pianificazione fiscale aggressiva”.