Gli eurodeputati S&D chiedono ai colleghi dei gruppi liberali e conservatori di schierarsi a favore di una maggiore trasparenza fiscale in Europa in vista del voto cruciale di questa sera al Parlamento europeo.

Un accordo di compromesso sulla rendicontazione paese per paese è sul tavolo, ma alcuni deputati di Ppe e Alde stanno provando a farlo saltare.

 

I negoziatori del gruppo S&D per il dossier sulla rendicontazione paese per paese (CBCR), Evelyn Regner e Hugues Bayet dichiarano:

"Lo scopo di questa normativa è chiarissimo: vogliamo aumentare la trasparenza delle imprese consentendo ai cittadini e allo organizzazione della società civile di tutto il mondo di seguire i flussi di denaro. La proposta assicurerà che le tasse siano pagate laddove vengono generati i profitti, aiutando a garantire adeguati introiti ai servizi pubblici a beneficio dell’intera economia.

"Abbiamo introdotto una clausola di salvaguardia che protegga gli interessi delle società, per esempio quando queste stanno entrando in nuovo mercato. Stando al compromesso, le imprese potrebbero essere esentate per due anni, con la possibilità di un rinnovo per altri due anni, dall’obbligo di svelare informazioni che possano essere considerate troppo sensibili. Ma il Ppe sta provando a ottenere una esenzione senza limiti. Cio’ è inaccettabile.

"La trasparenza è la chiave della lotta all’evasione fiscale e al trasferimento dei profitti. Si tratta di mettere sullo stesso piano grandi e piccole imprese. E’ una questione di giustizia per tutti i contribuenti.

"I liberali e i conservatori devono decidere se stare dalla parte dei cittadini europei o da quella delle grandi imprese. Noi Socialisti e Democratici sappiamo bene da che parte stare”.

Eurodeputati coinvolti
Membro
Austria