In merito ai negoziati in corso sulla proposta di rendicontazione pubblica paese per paese, volta ad aumentare la trasparenza delle imprese in Europa, i negoziatori del gruppo S&D Evelyn Regner e Hugues Bayet dichiarano:

“Biasimiamo il comportamento dei negoziatori della destra nei colloqui sulla direttiva per introdurre l’obbligo per le multinazionali di rendicontare paese per paese profitti e tasse. Negli ultimi mesi, abbiamo fatto tutto il possibile per creare un sistema che potrebbe assicurare un reale trasparenza fiscale in Europa senza mettere a rischio la competitività delle imprese. Sebbene i Conservatori dichiarino in pubblico di sostenere la proposta, quando sono a porte chiuse fanno tutto il possibile per farla saltare chiedendo un obbligo di segretezza per un periodo di tempo illimitato. E’ inutile fare una rendicontazione delle informazioni richieste che sia una media di cinque, dieci o anche più anni.

“Stando alla proposta sul tavolo, le multinazionali con un fatturato superiore ai 750 milioni di euro dovranno rendere pubbliche le informazioni come il numero di impiegati e i profitti realizzati in ogni singolo paese. Cio’ consentirà ai cittadini e alla società civile di seguire i flussi di denaro, garantendo che la tasse siano pagate laddove i profitti vengono generati. Gli scandali LuxLeaks e Panama Papers hanno svelato l’entità dell’evasione fiscale delle imprese in Europa e hanno reso chiara la necessità di prendere contromisure. Abbiamo la possibilità oggi di intraprendere azioni significative ma siamo bloccati dall’opposizione di diversi esponenti dei gruppi del Ppe e dell’Ecr al Parlamento europeo, che stanno operando a protezione degli interessi delle multinazionali. In vista dei voti di martedi’, ci auguriamo il sostegno dei deputati più progressisti del Ppe, che sono realmente a favore di una lotta efficace all’elusione fiscale.

“Siamo pronti a un confronto aperto con la destra in occasione del dibattito al Parlamento di Strasburgo previsto per martedi’”.

Eurodeputati coinvolti
Membro
Austria