Oggi, la commissione di inchiesta del Parlamento europeo sui Panama Papers (chiamata PANA) ha iniziato i lavori ascoltando i giornalisti di inchiesta che hanno fatto luce sul sistema di evasione fiscale su scala globale.

Il portavoce de gruppo per la commissione d'inchiesta PANA, Peter Simon dichiara:

“E' sotto ogni aspetto appropriato chiamare tutto cio' 'crimine organizzato'. Dobbiamo fermare queste pratiche perché esse costituiscono un'industria segreta che deliberatamente sceglie di non seguire le regole. Non si tratta solo dello studio legale Mossack Fonseca, ma di fatti che coinvolgono diversi soggetti tra banche, avvocati, agenzie di consulenza e intermediari.

“I casi Panama Papers e Bahamas Leaks rivelano ancora una volta che dobbiamo agire a livello globale per fermare l'occultamento di fondi. Dobbiamo avere delle sanzioni, in modo che gli Stati che non cooperano come Panama e Bahamas saranno costretti a essere più trasparenti.

“Inoltre, la complicità di banche, avvocati e consulenti deve essere punita dalla giustizia nei casi in cui questi siano coinvolti nella costituzione di anonime società 'letterbox' a favore di chi ricicla denaro, evade il fisco o compie altri crimini. In tale contesto, l'Ue deve avere un ruolo di leadership e fissare degli standard internazionali. Noi, in qualità di membri della commissione d'inchiesta, continueremo a fare pressioni in tal senso, cosi' come ci hanno chiesto di fare i giornalisti presenti oggi”.

Il co-relatore del Parlamento europeo ed eurodeputato S&D , Jeppe Kofod ha aggiunto:

“Stiamo fallendo nel proteggere gli informatori a causa della nostra mancanza di azione. Occorre un quadro normativo europeo per garantire protezione a informatori come Antoine Deltour  e Raphael Halet.
“Tutto il contrario di quello che stanno facendo oggi gli Stati membri Ue, che hanno accusato e condannato gli informatori invece di ringraziarli e proteggerli. Si tratta di una situazione inaccettabile, cui occorre far fronte subito.

“Noi, Socialisti e Democratici europei, stiamo combattendo per un quadro legale Ue forte che garantisca che nessuno debba aver paura di essere denunciato per aver rivelato pratiche illegali da parte di multinazionali, banche o società di consulenza. Allo stesso tempo, stiamo dando battaglia per ottenere pene severe per coloro che beneficiano di o creano regimi fiscali illegali come abbiamo nei casi LuxLeaks, Panama Papers e Bahamas Leaks”.