In vista della pubblicazione del rapporto della commissione speciale sui Reati finanziari, l'evasione e l'evasione fiscale prevista per la prossima settimana, i Socialisti e Democratici chiedono che sia introdotta il prima possibile una tassazione minima per le multinazionali, insieme al divieto di regimi sui visti d'oro nell'Ue. Il progetto di relazione presenterà i risultati della commissione e una serie di raccomandazioni per combattere i crimini fiscali, l'evasione e l'elusione nell'Ue. I deputati S&D hanno guidato la battaglia per una tassazione più equa e contro la criminalità corporativa in Europa.

Il vicepresidente e co-relatore del gruppo S&D in seno alla commissione speciale, Jeppe Kofod, deputato al Parlamento europeo, dichiara:

“Le divergenze tra le regole nazionali e le scappatoie in seno a esse permettono frodi fiscali su vasta scala, riciclaggio di denaro sporco e frodi all’Iva che costano ogni anno miliardi di euro di mancate entrate fiscali agli Stati membri dell'Ue, come dimostrano le recenti rivelazioni sui cosiddetti CumEx Files e lo scandalo della Danske Bank. Solo i mancati introiti dell’Iva sono stimati sui 147 miliardi di euro l'anno.

“Il progetto di relazione della commissione speciale mette in luce una serie di modelli, scappatoie e debolezze dei sistemi antiriciclaggio e dei regimi fiscali dell’Ue, che consentono il riciclaggio di denaro nell'Ue. Una cooperazione inadeguata tra le autorità degli Stati membri e le conseguenti lungaggini nelle azioni consentono ai truffatori e ai riciclatori di denaro di sfuggire alla legge. Ciò non è solo inaccettabile e ingiusto, ma è anche in evidente violazione delle disposizioni dei trattati. Il progetto di relazione propone pertanto rimedi concreti per modificare tali punti deboli.

“Se pensiamo che il 70% dei reati finanziari hanno una dimensione transnazionale, l'idea che gli Stati membri possano affrontare da soli questo problema non è solo sciocca, ma addirittura dannosa. Chiediamo alla Commissione europea e agli Stati membri di applicare tempestivamente regole forti e armonizzate per combattere i reati economici transfrontalieri. Ciò deve iniziare con la nomina di un unico punto di contatto presso le autorità fiscali di tutti gli Stati membri che avvertirebbe immediatamente gli altri Paesi Ue di potenziali casi di frode fiscale transfrontaliera.

“Accogliamo con favore l'iniziativa dei ministri francesi e tedeschi di discutere della tassazione minima effettiva durante la riunione del G7 e chiediamo l'introduzione urgente di un tasso minimo effettivo di imposta sulle società in Europa. Gli Stati membri dell'Ue sembrano piuttosto impegnati a una corsa al ribasso sulla tassazione delle imprese. Nel decennio 1997-2017, le aliquote dell'imposta sulle società nell'attuale Ue a28 sono crollate da oltre il 35% a meno del 22%. Questo sconto enorme alle grandi multinazionali deve fermarsi. Riteniamo che l'Ue debba dare l'esempio assicurando un'aliquota fiscale comune minima efficace per garantire che le multinazionali paghino la loro equa imposta e contribuiscano equamente alle nostre società”.

 

Il portavoce del gruppo S&D per la commissione speciale del Parlamento in materia fiscale, Peter Simon, afferma:

“Siamo allarmati dall'aumento senza precedenti delle vendite di permessi di soggiorni e delle cittadinanze che stanno avvenendo nell'Ue. Secondo le stime di Transparency International e Global Witness, negli ultimi dieci anni sono stati emessi oltre 6.000 passaporti e quasi 100.000 permessi di soggiorno attraverso i visti d'oro. Gli Stati membri commerciano la cittadinanza per fare affari in condizioni opache e senza molta considerazione per le ripercussioni.

“La pratica dei sistemi di visti d'oro pone seri rischi per la sicurezza e l'integrità dell'Unione ed è dannosa per i cittadini dell'Ue. Tali programmi consentono il riciclaggio di denaro, l'evasione fiscale, la tassazione ingiusta e creano bolle immobiliari, influenzando gravemente la vita delle persone nei Paesi che offrono tali programmi e rendendo difficile per i residenti di lunga data di permettersi una casa decente. Non possiamo più tollerarlo. Gli schemi dei visti dorati devono essere vietati!

“La concessione di una cittadinanza europea non è una merce che puoi acquistare e utilizzare a tuo piacimento e convenienza. Va concessa con diritti, doveri e valori che devono essere rispettati in tutti i casi. Nel frattempo, fino a quando questi schemi non saranno abrogati dagli Stati membri, la quinta direttiva antiriciclaggio impone una rigorosa due diligence a chi chiede nazionalità e residenza attraverso la garanzia di investimenti. La trasparenza e il controllo rigoroso dei processi di monitoraggio sono fondamentali per la lotta contro il riciclaggio di denaro sporco e, grazie ai Socialisti e ai Democratici, gli Stati membri sono tenuti a rispettare severi controlli”.