Oggi, la commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo ha dato l’ok a due report che chiedono un migliore funzionamento dell’Unione europea, affinché essa sia più vicina alle istanze dei cittadini europei. Queste proposte sono parte di un pacchetto in cui viene esposta la posizione del Parlamento europeo sul futuro dell’Ue in vista del 60esimo anniversario del Trattato di Roma. Come primo passo, bisogna utilizzare le possibilità aperte dal Trattato di Lisbona, anche se resta ferma, nel medio termine, la necessità di un nuovo trattato.

Mercedes Bresso, portavoce del gruppo S&D per la commissione Affari costituzionali e co-autrice di uno dei due report, dichiara:

“Nel corso di questi due anni di riflessione con il mio collega Elmar Brok, abbiamo esplorato tutte le possibilità all’interno degli attuali trattati per migliorare l’Unione europea e renderla capace di affrontare le sfide che ha di fronte e di rispondere soprattutto alle istanze concrete dei cittadini.

“E’ un fatto che nei trattati siano previsti importanti passi verso l’Unione energetica, l’Unione della difesa, una governance democratica dell’Eurozona, una nuova politica europea sull’immigrazione e la cooperazione allo sviluppo e in particolare verso una Unione sociale. Adesso, questa scatola degli attrezzi è pronta all’uso e gli stati membri devono avere la volontà e la lungimiranza di compiere questo storico passo in avanti.

“Prima dell’anniversario del Trattato di Roma, le nostre proposte potrebbero essere una soluzione diretta per un’azione immediata volta a migliorare la vita dei nostri cittadini europei”.

Jo Leinen, portavoce del gruppo S&D sui possibili sviluppi dell’assetto istituzionale dell’Unione europea, aggiunge:

“I cittadini europei si attendono soluzioni più efficaci a problemi come l’immigrazione, la sicurezza, la crescita e l’occupazione. La ri-nazionalizzazione è la risposta sbagliata in un mondo globalizzato. Chiediamo pertanto che siano dati all’Unione europea le competenze e gli strumenti necessari per superare le difficoltà e costruire un futuro migliore. Dobbiamo superare i diritti di veto e gli egoismi dei singoli Stati membri.

“Vogliamo che venga rafforzato il metodo comunitario con un voto di maggioranza al Parlamento europeo e al Consiglio. E che si superino gli accordi intergovernativi che rischiano di essere poco trasparenti e privi di un adeguato controllo parlamentare.

“Per evitare una dannosa concorrenza fiscale tra gli Stati membri, proponiamo dei tassi minimi di imposta per le imprese in tutta l’Ue, una richiesta centrale per il gruppo S&D. Non possiamo consentire una corsa al ribasso sulle tasse per le imprese, che faccia pagare il prezzo più alto ai cittadini e alle piccole e medie imprese”.

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