In seguito all’inasprimento delle tensioni nel Mediterraneo Orientale durante l’estate, i Socialisti e Democratici al Parlamento europeo stanno prendendo in mano l’iniziativa e chiederanno di discutere una risoluzione durante la prossima sessione plenaria fra due settimane.

Kati Piri, vicepresidente S&D responsabile per gli affari esteri, ha dichiarato:

“La situazione nel Mediterraneo Orientale ha cominciato a precipitare in modo preoccupante da quanto grandi progetti di trivellazione al largo, per l’estrazione del gas, si sono spinti troppo vicini ai Paesi confinanti. La retorica ostile della Turchia e altri pericolosi incidenti hanno raggiunto livelli senza precedenti.

“L’Alto Rappresentante Josep Borrell e la presidenza tedesca hanno lanciato un appello per il dialogo con la Turchia e invitato Ankara ad astenersi da qualsiasi mossa unilaterale che esasperi le tensioni nel Mediterraneo Orientale. Nell’incontro a Gymnich della settimana scorsa, i ministri degli esteri Ue hanno parlato di ulteriori sanzioni per la Turchia nel caso quest’ultima non si adoperasse per allentare le tensioni nell’area. Questo sarà tema di discussione durante il prossimo Consiglio europeo del 24  e 25 settembre.

“Noi del Gruppo S&D sosteniamo pienamente queste iniziative e chiediamo agli altri gruppi politici di allinearsi alla nostra proposta per discutere una risoluzione nell’ambito della prossima seduta plenaria del Parlamento”.

Nacho Sánchez Amor, relatore dell’Europarlamento sulla Turchia e deputato S&D, ha aggiunto:

“L’Ue non è solo una terza parte che può agire come mediatore in questa situazione, come spesso affermato dalle autorità turche. Grecia e Cipro sono Unione europea e i confini greci e ciprioti sono i confini dell’Ue.

“La politica aggressiva della Turchia nel Mediterraneo approfondisce le ferite nelle relazioni con l’Ue. Negli ultimi anni, soprattutto dopo il fallimento del tentativo di golpe, la Turchia si è progressivamente allontanata dall’Ue in ogni sfera politica, sia interna, sia estera.

“C’è ancora la possibilità di evitare ulteriori misure negative che sarebbero dannose per tutta la regione. È il momento di allentare la tensione e tornare al dialogo”.

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