Durante il dibattito in plenaria con i presidenti Costa e von der Leyen sui risultati del Consiglio europeo del 20 marzo, la leader di S&D, Iratxe García, ha chiesto che l'Unione sia unita di fronte alle sfide dei governi di estrema destra, che mettono a rischio i diritti dei nostri cittadini.
García ha proposto di utilizzare lo strumento anti-coercizione per difendere la nostra industria dai dazi di Trump, di confiscare i 200 miliardi di euro di beni russi congelati, di sospendere l'accordo di associazione con Israele e di sospendere i diritti di Orbán in Consiglio.
Iratxe García, leader di S&D, ha dichiarato:
"Milioni di posti di lavoro e il potere d'acquisto dei nostri cittadini sono a rischio a causa delle misure di Trump, come i dazi. Se non modifichiamo queste politiche, ciò potrebbe portare alla rovina degli agricoltori, all'indebolimento delle industrie e all'aumento del prezzo dei beni di prima necessità per i consumatori".
"Ma non permetteremo che questo accada. Difenderemo i nostri lavoratori e le nostre aziende nei settori automobilistico, agricolo e alimentare, dell'acciaio e dell'alluminio con tutta la nostra forza commerciale. E non dobbiamo esitare a utilizzare lo strumento anti-coercizione, se necessario.
"Dobbiamo anche opporci agli autocrati alleati di Putin e Trump all'interno dell'Unione europea. Orbán ha superato ogni limite con la sua nuova legge che vieta le celebrazioni del Pride in Ungheria. A tutti i democratici d'Europa voglio mandare un messaggio: quest'anno scendiamo in piazza a Budapest per celebrare il Pride e difendere i valori europei.
"Non c'è posto per la discriminazione o l'odio nella nostra Unione. E finché Orbán continuerà ad attaccare i diritti fondamentali, bloccheremo i fondi dell'UE al suo governo e chiederemo la sospensione dei suoi diritti di voto in Consiglio".
Eurodeputati coinvolti
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