I Socialisti e Democratici al Parlamento europeo esprimono delusione per il compromesso raggiunto dai capi di governo sui nuovi target su clima ed energia. Gli obiettivi su emissioni di Co2, energia rinnovabile e potenziamento dell’efficienza energetica sono poco ambiziosi. Delusione anche per la decisione di adottare un target indicativo, e non obbligatorio, sull’efficienza energetica.

Il presidente del gruppo S&D, Gianni Pittella, afferma:

"Ci attendevamo di più ma date le tensioni che hanno preceduto il Consiglio e dato il rischio di non raggiungere un accordo, il gruppo S&D accoglie con favore la decisione comune di rinviare al Summit Onu sul clima di Parigi, che si terrà il prossimo anno, un eventuale accordo per rivedere i target in chiave più ambiziosa. Il compromesso al Consiglio è un punto di partenza. Si deve fare di più”.

La vicepresidente S&D Kathleen Van Brempt dichiara:

"L’accordo ha annacquato una posizione già di per sé conservatrice presa dal Parlamento europeo a marzo. Noi Socialisti e Democratici vogliamo una riduzione del 50% delle emissioni di Co2 rispetto ai livelli del 1990 (è possibile visto che abbiamo raggiunto il 18% del 20% previsto dall’agenda 2020), del 45% delle rinnovabili e del 40% dell’efficienza energetica.

"Abbiamo già accettato una compromesso con gli altri gruppi politici per una riduzione del 40% sulle emissioni, del 30% sulle rinnovabili e del 30% sull’efficienza energetica, chiedendo che tutti questi target fossero obbligatori. Purtroppo questo compromesso parlamentare è stato rivisto al ribasso dal Consiglio.

“Apprezziamo il fatto che tali target siano i livelli minimi richiesti e che possano essere modificati dopo il Summit Onu sul clima di Parigi. Pertanto, lavoreremo al Parlamento per raggiungere obiettivi più ambiziosi e ci attendiamo che la Commissione Juncker dimostri con le azioni che la sostenibilità è, nei fatti, una priorità”.

Eurodeputati coinvolti
Capo delegazione
Membro
Belgio