In vista del Consiglio europeo straordinario di oggi e del voto del Parlamento europeo di domani sulla situazione in Ucraina, il gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo ha chiesto che l’Ue dia una risposta alla crisi nel paese che sia più forte di quanto fatto finora.

L’eurodeputato Knut Fleckenstein, vicepresidente e responsabile per gli Affari esteri del gruppo S&D, ha dichiarato:

"Le notizie sulla situazione nelle regioni dell’Est dell’Ucraina, specialmente in quelle di Donetsk e Luhansk, stanno peggiorando giorno dopo giorno. Un numero crescente di cittadini ucraini stanno soffrendo a causa della situazione instabile e insicura. E’ deplorevole che dinanzi alla proposta di una tregua avanzata dal presidente ucraino a giugno i combattimenti proseguano. Tutte le parti dovrebbero consentire i soccorsi umanitari e garantire sicurezza e protezioni ai civili”.

“Nel corso del dibattito sulla situazione in Ucraina che si è tenuto ieri in plenaria, il gruppo S&D ha espresso il suo sostegno al piano di pace del presidente ucraino e agli sforzi da parte dell’Osce (l’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) nel monitorare la situazione e nell’aiutare a distendere le tensioni. Una risoluzione sull’Ucraina sarà votata domani in plenaria.

“Ci appelliamo a tutti coloro che sono coinvolti affinché si ponga fine alle violenze si contribuisca a trovare una soluzione politica duratura. Nessuna soluzione sostenibile alla crisi sarà raggiunta attraverso i mezzi militari. Pertanto, il governo ucraino deve dare il maggiore sostegno possibile al suo piano di pace e alle sue iniziative per intraprendere un dialogo nazionale inclusivo che rispetti gli interessi dei cittadini ucraini in tutte la parti del paese.

“La sigla dei restanti capitoli dell’accordo di associazione Ue-Ucraina faciliterà il sostegno europeo alle riforme di Kiev in settori come la democrazia, lo stato di diritto e le libertà fondamentali, ma prima di allora il paese ha urgente bisogno di sicurezza e stabilità. Non spetta solo all’Europa dare il suo pieno sostegno, per esempio istituendo una missione nell’ambito della Politica comune Ue di Difesa e Sicurezza: anche la Russia dovrebbe assumersi la responsabilità del processo di pacificazione nelle zone dell’Est dell’Ucraina. Ciò potrebbe essere fatto ponendo uno stop al flusso di armi e mercenari attraverso il confine tra Russia e Ucraina o usando la sua influenza sui gruppi separatisti per persuaderli ad abbandonare le armi. La Russia è un partner necessario per trovare una soluzione sostenibile a questa crisi”.

Il vicepresidente S&D Victor Boştinaru ha sottolineato che l’Ue deve focalizzarsi sulla crisi energetica. La soluzione non può essere quella proposta da Austria e Ungheria (il riferimento è al South Stream), ma serve una via alternativa per una maggiore indipendenza energetica dell’Europa. Victor Boştinaru ha anche chiesto se la Russia è realmente impegnata nel piano di pace, considerando ciò che sta accadendo nell’Est Ucraina e dato che, come ha detto il Commissario, la Russia è direttamente coinvolta in questi fatti.