Oggi, il Parlamento europeo ga votato a favore di nuove misure per migliorare la sicurezza ai confini esterni dell’Ue attraverso maggiori controlli sui database europei che registrano ingressi e uscite dei passeggeri dall’area Schengen. Si tratta di una parte delle misure adottate negli ultimi anni per migliorare la sicurezza dei cittadini Ue.

Il gruppo S&D ha sostenuto la nuova normativa, ma ha chiesto un più serrato monitoraggio di come tali misure sono attuate al fine di evitare il caso agli aeroporti e alle frontiere.

La vicepresidente del gruppo S&D Tanja Fajon, che ha seguito il report per il gruppo, dichiara:

“Migliorare la sicurezza dei cittadini europei resta la nostra principale priorità. Per far cio’, occorre migliorare il funzionamento delle frontiere esterne dell’Ue, garantendo che i controlli sui database siano fatti. Tuttavia, per tutte le nuove misure serve anche un approccio pragmatico, basato sull’esperienza sul campo e focalizzato su risultati tangibili. Non bisogna introdurre delle misure tanto per dimostrare che si fa qualcosa. Se queste azioni, infatti, dovessero venire gestite nel modo sbagliato, rischieremmo di creare code enormi e caos agli aeroporti, con il risultato che avremmo attuato misure che non servono a nessuno e che creano più problemi di quelli che intendono risolvere. Noi vigileremo con attenzione su come gli Stati membri attueranno le nuove misure ed evitare cosi’ i rischi sopracitati.

“Occorre anche garantire che il rafforzamento dei controlli alle nostre frontiere esterne vada di pari passo con il pieno ritorno alla libera circolazione delle persone nell’area Schengen. La recente decisione del Consiglio di consentire agli Stati membri di prolungare i controlli ai confini mostra che ci stiamo muovendo nella direzione sbagliata”.