Oggi il Parlamento europeo ha adottato una relazione chiave che rivede il regolamento dell'UE sullo screening degli investimenti esteri, guidata dal relatore S&D Raphaël Glucksmann. Questa riforma mira a garantire la sicurezza economica dell'Unione controllando gli investimenti in settori strategici e a ridurre le dipendenze strategiche da attori stranieri. Il regolamento renderà l'UE più sicura e allo stesso tempo più attraente per gli investitori, armonizzando le procedure tra gli Stati membri.
Il quadro rivisto richiederà a tutti i Paesi dell'UE di controllare gli investimenti esteri nei settori critici. Contribuirà a impedire che entità straniere minaccino la nostra sicurezza e l'ordine pubblico acquisendo un'influenza sproporzionata su infrastrutture, servizi e industrie essenziali per il futuro dell'Europa.
Raphaël Glucksmann, eurodeputato S&D e relatore, ha dichiarato:
"Al momento, il sistema di screening degli investimenti esteri dell'UE è frammentato, costoso per gli investitori e non sufficientemente efficace nel mitigare i rischi. Lasciare i grandi impianti industriali, le reti energetiche e i giganti dei media aperti alle acquisizioni straniere - siano esse provenienti dalla Cina, dagli Stati Uniti o da altri Paesi - finisce per mettere in crisi la nostra sicurezza e la nostra sovranità economica".
"Con le revisioni proposte, le procedure di screening saranno semplificate in tutti gli Stati membri dell'UE. Ciò consente di mantenere il mercato unico aperto e attraente, proteggendo al contempo le nostre industrie, salvaguardando i settori chiave e consentendo alle nostre industrie strategiche di recuperare terreno e diventare più competitive. Inoltre, la Commissione avrà l'autorità di prendere le decisioni finali in caso di disaccordo, garantendo un approccio più unificato in tutta l'UE.
"Abbiamo anche ampliato l'ambito di applicazione dello screening obbligatorio per includere gli investimenti greenfield superiori a 250 milioni di euro da parte di investitori ad alto rischio, nonché settori sensibili come i terreni agricoli su larga scala, le tecnologie di trasporto e i principali media. Questi si aggiungono a settori come l'energia, l'intelligenza artificiale e i semiconduttori già contemplati nella proposta della Commissione.
"Il risultato del voto di oggi è un passo decisivo verso l'autonomia strategica e la sicurezza economica dell'Europa. Esortiamo il Consiglio e la Commissione a seguire questa strada, in modo da poter realizzare questa visione per l'Europa".
Nota per il redattore
Ora che la relazione è stata adottata dal Parlamento europeo in seduta plenaria, il prossimo passo della procedura è l'avvio dei negoziati - noti come triloghi - tra i rappresentanti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione.