Oggi, i co-relatori della commissione d’inchiesta sulla misurazione delle emissioni nel settore automobilistico (EMIS) hanno pubblicato la loro prima bozza di relazione che sarà discussa da tutti i gruppi politici il 12 gennaio.

Dopo quasi un anno di ricerca sullo scandalo delle emissioni delle auto, la relazione conclude che ci sia stata una comunicazione interna tra i servizi della Commissione in cui è stata rivelata l’informazione su una pesante ‘cycle beating’ (la discrepanza tra le emissioni in laboratorio e quelle reali), ma l’Esecutivo Ue non ha agito per indagare ulteriormente. Né ha supervisionato la corretta attuazione della normativa sulle emissioni auto da parte degli Stati membri.

La relatrice ombra S&D, l’eurodeputata Christine Revault d'Allonnes Bonnefoy, dichiara:
 
"In tanti casi, l’incapacità da parte della Commissione Ue di tener fede ai propri doveri viene indicata dalla relazione come malgoverno e questa è una forte accusa. Anche gli Stati membri hanno una chiara fetta di responsabilità, perché stando alle informazioni raccolte dagli eurodeputati della EMIS, l’approvazione, la revisione e il rafforzamento sono stati ritardati, dando priorità agli interessi industriali a scapito dell’ambiente e della salute dei cittadini.

"Per evitare questo vicolo cieco e garantire la salute dei cittadini europei, adesso dobbiamo mettere in campo una supervisione europea efficace e trasparente. Il divieto sui dispositivi di manipolazione va ora applicato in pieno, le norme sulle emissioni devono essere rispettate in pieno e quando questo non accade, ci devono essere sistemi sanzionatori forti e dissuasivi”.

La presidente della commissione EMIS e vicepresidente S&D Kathleen Van Brempt afferma:
 
"Spero che quanto scoperto in EMIS possa condurre a un rafforzamento delle proposte della Commissione per un nuovo regolamento sulla vigilanza del mercato e sull’omologazione. Questo è cruciale per ridurre l’inquinamento atmosferico non solo sulla carta o in laboratorio, ma anche sulla strada e nelle nostre città. E per ristabilire la fiducia dei consumatori e dei cittadini nei prodotti e nelle politiche europei”.

Eurodeputati coinvolti
Capo delegazione
Membro
Belgio