I deputati S&D hanno sollecitato i ministri nazionali ad adottare rapidamente proposte per proteggere i whistleblower nell'Ue. Il mese scorso, il Parlamento europeo ha appoggiato una serie di misure che garantiranno che gli informatori che denunciano comportamenti non etici o illegali non subiscano ripercussioni.


L'eurodeputata S&D e negoziatrice del Parlamento europeo per la protezione degli informatori, Virginie Roziere, dichiara:


“I governi nazionali stanno tentando di abbattere le proposte avanzate per proteggere gli informatori. Accogliamo con favore l'ampia portata dello strumento proposto, ma temiamo che gli Stati membri decideranno di ridurre l'ambizione iniziale suddividendo la proposta in diverse direttive come mezzo per escludere la tassazione delle imprese dal campo di applicazione. Questo sarebbe inaccettabile! Molti dei principali scandali degli ultimi anni, da Facebook/Cambridge Analytica a LuxLeaks o ai Panama Papers, sono diventati pubblici solo grazie a persone coraggiose che lavoravano all'interno di queste organizzazioni e che hanno denunciato comportamenti illegali o non etici. Non possiamo accettare alcun tentativo di spezzettare o ritardare la legislazione volta a proteggere questi informatori.


“Esortiamo i governi nazionali a non cedere alle pressioni dei lobbisti delle multinazionali e ad agire nell'interesse pubblico. Non possiamo accettare una situazione in cui coloro che denunciato illeciti siano perseguiti dalle legge, mentre quelli che li hanno commessin non subiscono conseguenze.


“Il mese scorso, il Parlamento europeo ha sostenuto un testo volto alla protezione degli informatori da ritorsioni legali o di altro tipo. Abbiamo assicurato che le violazioni delle norme sulla salute e sulla sicurezza e altre disposizioni sui diritti dei lavoratori siano coperte dall'accordo. Queste proposte aiuteranno a proteggere l'interesse pubblico e ad assicurare che i comportamenti criminali e non etici siano denunciati. I governi nazionali sono pronti a unirsi a questa battaglia?”.