Nel corso della riunione di oggi a Bruxelles, Martin Schulz è stato eletto nuovo presidente del gruppo per rafforzare così la posizione dei Socialisti e Democratici nei prossimi colloqui sulla nomina e sull’elezione del futuro presidente della Commissione Ue.

Commentando la sua elezione a presidente del gruppo S&D, Martin Schulz ha affermato:

“Sono veramente felice della fiducia che il gruppo S&D ha mostrato oggi verso di me. Conosco bene questo gruppo e ho lavorato con i miei colleghi per renderlo quella forza paneuropea e progressista che è oggi.

“Questa elezione mi ha dato il pieno sostegno dei nostri deputati – provenienti da 28 paesi – per portare avanti con efficacia i negoziati sul futuro presidente della Commissione Ue e il loro programma politico, così come la costruzione della futura struttura del Parlamento europeo.

“Quello S&D è il secondo gruppo politico per numero di deputati del Parlamento e siamo tutti impegnati per un’Europa diversa, più giusta ed equa socialmente. Continueremo la nostra lotta contro la rigida austerity nell’Ue e ci focalizzeremo sulla battaglia contro l’evasione fiscale. Al contempo, i cittadini vogliono potersi fidare dell’Europa e della sua classe politica. Rendere l’Europa più democratica e riequilibrare i suoi poteri per renderla più efficace sarà un’altra nostra priorità.

“Vorrei ringraziare il mio predecessore Hannes Swoboda per l’eccellente lavoro svolto per il gruppo e per l’Europa nel corso degli ultimi due anni e mezzo”.

Schulz ha concluso chiedendo al Consiglio Ue di dare a Jean-Claude Juncker il mandato per la presidenza della Commissione Ue: 

“Non dobbiamo cancellare il processo in base al quale i cittadini europei hanno votato. Jean-Claude Juncker dovrebbe ricevere il mandato per trovare una maggioranza al Parlamento europeo, con un chiaro impegno da parte di tutti i gruppi democratici.

“Detto ciò, il nostro gruppo sosterrà un presidente della Commissione che sia pronto ad affrontare le grandi sfide per l’Ue: porre fine all’austerity, combattere la disoccupazione, specialmente tra i giovani, frenare l’aumento della povertà e dell’esclusione sociale, sconfiggere gli evasori e rendere l’Europa più competitiva attraverso più investimenti, la modernizzazione delle infrastrutture e una interpretazione più flessibile del Patto di Stabilità e Crescita”.

“E’ tempo di cominciare a lavorare per l’Europa di domani. L’Europa di cui tutti noi abbiamo bisogno”.

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