Aderendo alla posizione assunta dai Socialisti e Democratici, la commissione speciale sui reati finanziari, l’evasione e l’elusione fiscale del Parlamento europeo, oggi ha chiesto agli stati membri dell’Unione l’introduzione di un’aliquota minima effettiva sui profitti delle imprese UE e di eliminare completamente i cosiddetti “Golden Visa”, diventati spesso strumento di riciclaggio di denaro e ad alto rischio sicurezza. Alla fine di marzo questi temi saranno messi al voto in sessione plenaria. Si tratta dell’iniziativa più ambiziosa proposta fino ad oggi per contrastare l’evasione e l’elusione fiscale e il riciclaggio di denaro.

Jeppe Koford, Vicepresidente S&D e co-negoziatore per la relazione finale della commissione TAX3, ha commentato:

 “Questa relazione chiarisce la rotta da intraprendere in futuro. S&D sostiene un modello centralizzato di monitoraggio del riciclaggio di denaro da applicare a livello europeo. Lo scandalo da 200 miliardi di euro di riciclaggio della Danske Bank e le rivelazioni scaturite dal Cum-ex, dimostrano come l’Europa continui ad essere spaventosamente mal equipaggiata nell’individuare, bloccare e perseguire coloro che si macchiano di gravi reati finanziari e fiscali.

“Sono felice di apprendere che l’Autorità bancaria europea, proprio la settimana scorsa, abbia intercettato la nostra richiesta per il lancio di una procedura investigativa contro i supervisori finanziari estoni e danesi in merito alle attività di riciclaggio di denaro legate al caso Danske Bank. Dobbiamo porre fine all’impunità di cui hanno approfittato molte imprese. L’Unione Europea deve affrontare seriamente il problema del riciclaggio di denaro che l’affligge e assumere consapevolezza del fatto che il quadro istituzionale attuale non sia adeguato a questo scopo. La collaborazione tra le autorità degli stati membri su casi di reati finanziari transnazionali continua a essere piuttosto scarsa, inefficiente e, nella migliore delle ipotesi, pensata ad hoc per affrontare emergenze specifiche. Ecco perché dobbiamo dotarci di un meccanismo a livello europeo per garantire che il Mercato unico europeo e la libera circolazione dei capitali siano adeguatamente monitorati e controllati.”

Peter Simon, portavoce S&D della commissione TAX3, ha aggiunto:

“Desideriamo che le imprese paghino un’aliquota fiscale minima effettiva del 18%. Mentre i lavoratori dei Paesi facenti parte dell’OECD (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) versano più di un quarto delle proprie retribuzioni in tasse, le multinazionali spesso evitano o eludono l’imposizione fiscale arrivando in alcuni casi a pagare tasse prossime allo zero. Questa è una situazione inaccettabile che va cambiata!

“Ogni anno in Europa si evadono 825 miliardi di euro mentre l’elusione fiscale va dai 50 ai 190 miliardi di euro. Oggi noi vogliamo dire che ne abbiamo abbastanza! Ne abbiamo abbastanza di questa corsa al ribasso sulle tasse alle imprese! Ne abbiamo abbastanza del fenomeno del dumping fiscale! Dobbiamo assolutamente e urgentemente stringere la nostra collaborazione invece di continuare a competere l’uno con l’altro. Finalmente, nel momento in cui 127 Paesi hanno annunciato l’intenzione di lavorare all’introduzione di una tassazione minima effettiva, il Parlamento europeo oggi lancia il segnale giusto: abbiamo bisogno di una tassazione minima effettiva per difendere i nostri gettiti fiscali.

“Per una discussione più consapevole e illuminata, dobbiamo anche raccogliere più dati e informazioni. Non è accettabile che vi siano degli stati impegnati in serie e faticose misure di austerità mentre nessuno sa esattamente quanto i nostri governi disperdano in incentivi fiscali per le imprese. L’evasione fiscale e l’elusione, sfortunatamente, sono ancora un problema irrisolto, ma non saremo in grado di risolverlo se continuiamo a garantire agli stati membri UE il veto proprio in materia fiscale. Questo ha favorito una competizione malata a livello UE, a danno dei cittadini e dei lavoratori europei. Il Consiglio europeo deve quindi inserire al più presto nella propria agenda questo tema di cruciale importanza e introdurre la maggioranza qualificata su alcune questioni in materia fiscale.”