Gli eurodeputati S&D accolgono con favore il piano di riforma del regime di tassazione dell’IVA proposto dalla Commissione europea con l’obiettivo di sradicare i 50 miliardi persi ogni anno nelle frodi transfrontaliere. Apprezzamento viene espresso anche per la decisione della Commissione di multare Amazon con un ammenda di 250 milioni di euro da restituire al Lussemburgo per via di aiuti di Stato illegali.


Il vicepresidente S&D Udo Bullmann e la portavoce del gruppo per gli affari economici e monetari, Pervenche Berès dichiara:

“Oggi, la Commissione europea ha preso due importanti decisioni per contrastare la frode fiscale a tutti i livelli e in tutte le forme: la pubblicazione di un nuovo pacchetto IVA e la decisione finale sul caso degli aiuti di Stato ad Amazon.

“Ancora una volta, la commissaria Vestager ha dimostrato grande determinazione e risoluzione, cosi’ come ha fatto in passato per altri casi si aiuti di Stato a grandi multinazionali. Sosteniamo i suoi sforzi contro quelle società che pensano di poter essere al di sopra delle regole Ue. Il nuovo caso di aiuti di Stato che coinvolge Amazon dimostra ancora una volta quanto necessario sia fare passi avanti verso un vera tassazione comune delle imprese. Pensiamo anche che l’Irlanda debba rispettare la decisione storica presa un anno fa a Apple.

“Inoltre, i Socialisti e Democratici sostengono gli sforzi della Commissione europea per ridurre le frodi sull’IVA in tutta l’Unione. Ogni anno, gli Stati membri perdono oltre 151 miliardi di tasse a causa delle frodi sull’IVA, inclusi quei 50 miliardi persi attraverso le cosiddette frodi ‘carosello’ sulle operazioni transfrontaliere. In questi tempi di tagli alle finanze pubbliche, l’Europa non puo’ chiudere gli occhi dinanzi a frodi cosi’ palesi.

“L’attuale regime di Iva in Europa è basato sugli accordi transitori adottati nel 1993. Questo sistema è pieno di lacune e inadeguato per l’economia globale e digitale di oggi. E’ ora di passare a un sistema definitivo che chiuda le scappatoie e che consenta un giro di vite su tutte le forme di frode. Sosteniamo l’approccio passo dopo passo proposto, che consentirà l’introduzione di rimedi rapidi nel sistema, prima della piena attuazione del regime definitivo. Deploriamo, tuttavia, che non vi sia una deadline per l’entrata in vigore del regime definitivo. C’è sempre il rischio che cio’ che è transitorio diventi permanente”.

Eurodeputati coinvolti
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Germania