Dopo 18 mesi di intense discussioni, l’eurodeputato dei laburisti britannici Richard Corbett ha ottenuto oggi una maggioranza trasversale a Strasburgo su un pacchetto di riforme che mirano a migliorare l’efficacia, la trasparenza e la democraticità del lavoro del Parlamento europeo. La revisione delle regole procedurali del Parlamento europeo include tra le altre cose una maggiore trasparenza e una più ampia salvaguardia degli accordi in prima lettura, il divieto per gli eurodeputati di avere un secondo stipendio come lobbisti e il rafforzamento delle sanzioni per tutti coloro che fanno dichiarazioni xenofobe o diffamatorie in plenaria. Le nuove norme saranno attuare nel gennaio 2017. 

L’eurodeputato S&D Richard Corbett ha dichiarato a margine del voto:

“Il voto di oggi pone fine a due anni di duro lavoro svolto per migliorare il funzionamento del Parlamento europeo. La nostra istituzione sarà più democratica, più trasparente e molto più efficace. Questa è davvero una riforma equilibrata e ragionevole. Un passo in avanti ulteriore che razionalizzerà il lavoro del Parlamento europeo e di cui beneficeranno i cittadini europei.

“La plenaria avrà parola sull’autorizzazione all’apertura di negoziati con altre istituzioni in vista del raggiungimento di accordi di prima lettura. Nel 2014, 137 dei 148 testi legislativi sono stati approvati in prima lettura. Adesso sarà la plenaria a decidere prima che si avvii una procedura del genere.

"Abbiamo compiuto diversi passi avanti sulla trasparenza. Gli eurodeputati avranno il divieto di percepire compensi per prestazioni a lobby durante il loro mandato. Terminato il mandato, i privilegi degli ex eurodeputati, come il libero accesso al Parlamento, saranno tolti qualora essi dovessero essere assunti da lobby. I relatori potranno fare l’elenco delle persone che hanno incontrato nel periodo in cui hanno lavorato al proprio report. Ci attendiamo ulteriori progressi nei mesi prossimi su quegli aspetti su cui è necessario l’accordo con le altre istituzioni. 

"Con le nuove norme, poi, il Parlamento sarà più efficace. Limiteremo il numero di dichiarazioni scritte, che hanno raggiunto un livello eccessivo, 60mila all’anno. Ridurremo il numero di mozioni di risoluzione a una al mese per deputato e i voti per appello in plenaria saranno limitati a 100 per gruppo e per sessione al fine di ridurre l’eccessiva durata di alcune sessioni di voto.

"E’ diventato necessario razionalizzare il nostro lavoro e le procedure interne. Abbiamo ridotto a tre il numero di soglie necessarie per agire.

"Sono anche felice che il Parlamento abbia raggiunto un accordo per rafforzare le sanzioni contro quegli eurodeputati che fanno dichiarazioni inappropriate o che rischiano di interrompere l’attività parlamentare. In caso di condotte gravi, un eurodeputato potrebbe vedersi negata la possibilità di rappresentare il Parlamento all’esterno (delegazioni, incontri interistituzionali e simili) per un anno”.