Rapporto sullo Stato di diritto 2024: diritti fondamentali in gioco

Ana Caterina Mendes speaking in Strasbourg plenary June 2025
© European Union, 2025

È tempo di inviare un chiaro segnale che il Parlamento europeo difende i diritti dei cittadini: è questo il messaggio lanciato oggi dai Socialisti e Democratici in vista del voto in plenaria sulla relazione sullo Stato di diritto 2024.

In un momento in cui i diritti fondamentali vengono messi in discussione in tutta Europa, gruppi politici che vanno dal PPE all'estrema destra si preparano a sfruttare il voto per eliminare elementi chiave dal testo. La relazione è la risposta del Parlamento alla relazione sullo Stato di diritto 2024 della Commissione europea.

Un'efficace negoziazione S&D a livello di commissione ha garantito posizioni forti nella relazione su questioni chiave dello Stato di diritto, tra cui l'accesso all'aborto legale e sicuro, i diritti delle persone LGBTIQ+, la protezione del ruolo della società civile, la lotta alla disinformazione e molti altri argomenti. Queste posizioni sono ora minacciate.

Ana Catarina Mendes, relatrice e vicepresidente di S&D, ha dichiarato:

"Quando i giornalisti sono presi di mira da spyware in Italia, quando la libertà riproduttiva è minacciata da un nuovo presidente nazionalista in Polonia, quando i diritti LGBTIQ+ sono sotto attacco in Ungheria, il Parlamento deve inviare un messaggio chiaro".

"Sono orgoglioso che il testo adottato in commissione includa una formulazione forte sui diritti fondamentali. Questo è necessario ora più che mai. Dobbiamo proteggere l'accesso delle donne ad aborti sicuri e legali. Dobbiamo difendere i diritti della comunità LGBTIQ+. Dobbiamo garantire che i giornalisti siano liberi di fare il loro lavoro e che la società civile sia in grado di parlare a nome delle persone. Oggi il Parlamento deve inviare il messaggio che lo Stato di diritto deve essere protetto per tutti".

Le modifiche alla relazione presentate dal PPE rischiano di cancellare dal testo i riferimenti al matrimonio tra persone dello stesso sesso e al riconoscimento legale del genere per le persone trans e intersessuali. Anche l'estrema destra ha presentato emendamenti volti a limitare lo spazio per la società civile. Il gruppo ECR ha presentato una propria relazione che, se approvata, rappresenterebbe un grave contraccolpo alla precedente forte posizione del Parlamento sulla protezione dei diritti fondamentali dei cittadini.

Il Gruppo S&D è orgoglioso di sostenere la libertà dei media e il pluralismo, i diritti sessuali e riproduttivi e i diritti della comunità LGBTIQ+, anche recentemente a sostegno delle persone in Ungheria.

Il mese scorso, gli eurodeputati della commissione del Parlamento europeo per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (LIBE) hanno approvato - con un'ampia maggioranza - la Relazione annuale sullo Stato di diritto 2024. La relazione contiene forti riferimenti ai diritti delle persone LGBTIQ+ e ai diritti sessuali e riproduttivi. Il rapporto evidenzia anche temi importanti come la riduzione dello spazio per la società civile, l'indipendenza del sistema giudiziario, l'indipendenza e la libertà dei media, nonché le crescenti sfide poste dai contenuti algoritmici sui social media e il loro impatto sulla disinformazione e sul discorso democratico.

Eurodeputati coinvolti
Vicepresidente
Portogallo
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