Nell’era dei ‘fatti alternativi’, la sinistre deve lottare contro i rischi connessi al dilagare delle fake news sui social media. Parlando nel corso di un dibattito a Strasburgo, gli eurodeputati S&D hanno chiesto all’Ue di affrontare l’aumento di bufale e notizie infondate in Europa. 

La vicepresidente del gruppo e portavoce S&D sul tema, Tanja Fajon, afferma:

“Basta scorrere velocemente il feed Twitter di Donald Trump per capire in modo rapido come la retorica politica sia diventata realtà. Se le bugie e la propaganda non sono un nuovo fenomeno, l’uso dei social media consente di fabbricare intere storie false che vengono pubblicate e condivise da milioni di persone con un semplice click.

“Questo trend è ancora più problematico in un mondo in cui oltre la metà della popolazione europea  ha come fonte di informazione i social media, con un terzo dei giovani europei che lo usano come principale fonte di informazione. La lotta contro le fake news è pertanto una priorità per l’Ue.

“Il gruppo S&D è impegnato in prima linea su questo fronte. Crediamo sia cruciale fermare il trend i fake news lottando per un giornalismo di migliore qualità e più trasparente, usando i fondi Ue per finanziare appositi programmi formatici per migliorare l’alfabetizzazione mediatica tra i nostri giovani. Chiediamo anche alla Commissione di esplorare le opzioni legali disponibili per colpire i contenuti online illegali. Infine, incoraggiamo gli stessi social media a introdurre misure per eliminare le fake news e fermare l’odio che pervade tali canali.

“Se non vinciamo questa battaglia, le fake news e la propaganda provocheranno paura, apatia, caos e decisioni del tutto irrazionali. Non dobbiamo consentire alle bugie di dettare cio’ che va fatto nella nostra società”.