Nel corso di un dibattito che si terrà oggi a Strasburgo, gli eurodeputati S&D chiederanno ai ministri delle Finanze dei 10 paesi membri dell’Ue partecipanti di raggiungere un accordo sulla TTF, la tassa sulle transazioni finanziarie, e di farlo senza ulteriori ritardi. Una TTF dell’Ue potrebbe essere una novità che aprirebbe la strada ad allargare questa forma di imposta a livelli più grandi, come l’Ocse o il G20.

Il vicepresidente del gruppo S&D Udo Bullmann dichiara:

"Come gruppo dei Socialisti e Democratici, rinnoviamo l’appello ai 10 paesi partecipanti a continuare il lavoro verso una ambiziosa e solida TTF basata sull’accordo dell’ottobre 2016.

“Nonostante le voci di corridoio insistenti circa la volontà degli Stati membri di bloccare l’introduzione di una TTF con l’obiettivo di attrarre eventuali imprese in fuga dalla City di Londra dopo la Brexit, il commissario S&D Pierre Moscovici è riuscito a imprimere una svolta lo scorso ottobre. Da allora, pero’, si sono rincorse voci per le quali diversi ministri delle Finanze avrebbero assunto posizioni più rigide, tornando a lavorare contro l’introduzione della TTF. Per noi Socialisti e Democratici, questo fatto, se dimostrato, costituirebbe una vergognoso atto di sabotaggio politico. Un incontro previsto per i primi di dicembre, nel corso del quale si sarebbe dovuti arrivare a un accordo, è stato cancellato.

"L’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie è una questione di giustizia e di razionalità economica. Perché, dopo anni di crisi sociale ed economica provocata dal tracollo finanziario, si vuole continuare a evitare di porre freni alle pericolose speculazioni e a raccogliere, stando alle stime, circa 35 miliardi di nuove entrate fiscali che potrebbero finanziare gli investimenti? I vantaggi della TTF sono qualcosa di cosi’ semplice da capire che non è comprensibile la ragione per cui gli Stati membri vi si oppongano”.

La portavoce del gruppo S&D per gli affari economici e monetari Pervenche Berès aggiunge:

“Nel 2011, una larga maggioranza (78%) di eurodeputati dei gruppi politici europeisti hanno votato la relazione Podimata in cui si chiede l’introduzione di una TTF dell’Ue. Difendere e articolare questa posizione dinanzi all’attuale stallo del Consiglio è qualcosa che attiene all’integrità politica, mentre si sollevano non poche domande sulla credibilità e l’efficacia delle politiche Ue.

“Le esperienze nazionali, in Francia o in Italia per esempio, hanno dimostrato che una tassa del genere è positiva. Una TTF dell’Ue potrebbe contribuire a ridurre l’instabilità dei mercati, evitare la frammentazione del mercato unico e garantire un giusto contributo da parte del settore finanziario alle finanze pubbliche.

“E’ sbagliato dire che una tassa sulle transazioni finanziarie dovrebbe essere stabilita solo a livello G20. Se l’Unione europea non si fa portabandiera in questo campo, nessuno lo farà! Il gruppo S&D chiede a tutti i gruppi politici del Parlamento europeo di unirsi alla richiesta di far andare avanti la TTF e di rafforzare le responsabilità del settore finanziario”.

Eurodeputati coinvolti
Coordinatore
Germania