Oggi, il gruppo S&D ha votato a favore dell'istituzione di un meccanismo Ue sulla democrazia, lo stato di diritto e i diritti fondamentali.

Parlando a margine del voto sulla relazione sui diritti umani in commissione Libertà civili al Parlamento europeo, Péter Niedermüller, relatore ombra del gruppo S&D, ha dichiarato:

"Un grosso problema che dobbiamo affrontare nell'Ue consiste nel fatto che, una volta che i paesi sono diventati membri, non abbiamo strumenti validi per far rispettare i loro impegni verso i valori europei sanciti dai trattati, come lo stato di diritto e il rispetto dei diritti fondamentali. Ciò è particolarmente dannoso in quanto tali valori assicurano quella fiducia reciproca tra gli stati membri necessaria per far progredire l'Unione europea. Quello che proponiamo è un nuovo meccanismo che è stato disegnato per monitorare e porre rimedio alle violazioni ed evitare le minacce sistematiche negli stati membri. Il gruppo del Ppe ha votato contro questa idea, forse preoccupati dal fatto che alcuni dei loro governi nazionali non avrebbero sopportare un tale controllo..."

"Questo rapporto ha anche altri importanti implicazioni per i diritti fondamentali. In particolare abbiamo chiesto la revisione del regolamento di Dublino , che ha dimostrato di essere del tutto inefficace di fronte alla crisi dei rifugiati nel Mediterraneo. Infine, il rapporto chiarisce che il rifiuto dell'aborto quando la vita della madre è in pericolo è in violazione dei diritti fondamentali della donna e non dovrebbe essere consentito nel Ventunesimo secolo".

La relazione è passata in commissione. Il prossimo passo sarà il voto nella plenaria di settembre del Parlamento europeo a Strasburgo.