Il Parlamento europeo, oggi riunito in sessione plenaria, ha approvato regole aggiornate del sistema d’informazione visti (VIS). Questo database dell’Unione Europea, mette in connessione le guardie di frontiera poste ai confini esterni dell’Unione con i consolati degli stati membri in tutto il mondo. È pensato per fornire alle autorità competenti informazioni chiave su coloro che richiedono i visti Schengen per brevi soggiorni.

Peter Niedermüller, portavoce S&D per il sistema d’informazione visti UE, ha dichiarato:

“L’aggiornamento di queste regole aiuterà la gestione dei confini esterni dell’UE. Renderà più semplice per le autorità competenti svolgere i controlli del caso sull’identità e le referenze di chi richiede il visto e colmerà le lacune delle informazioni di sicurezza attraverso una migliore comunicazione tra gli stati membri. Funzionerà in modo coordinato con altre misure per garantire un approccio più agile ed efficace della gestione dei confini in Europa.

“Come sempre accade quando si tratta di un sistema che implica la raccolta di una gran quantità di dati personali, il nostro impegno è quello di garantire la salvaguardia dei diritti fondamentali e che siano raccolti solo i dati strettamente necessari. Siamo delusi per l’emendamento che proibisce la raccolta delle impronte digitali dei bambini sotto i 12 anni e che invece non è passato. Non ci sono evidenze che ne giustifichino l’utilità, né che renda i nostri confini più sicuri.

“Nonostante ciò, nel complesso però siamo soddisfatti di tutti questi miglioramenti. Offrono senz’altro nuovi strumenti per gestire in maniera più efficace i confini esterni dell’Unione e facilitare lo scambio d’informazioni tra gli stati membri”.