In occasione della cerimonia di consegna del Premio Sakharov 2021, i Socialisti e Democratici rendono omaggio a tutti i difensori dei diritti umani in Russia. Come Andrei Sakharov, eminente fisico nucleare e dissidente sovietico, hanno lottato e lottano coraggiosamente per la democrazia, la verità e la libertà politica, nonostante gli sforzi compiuti dal Cremlino per metterli a tacere.

È il caso di Alexei Navalny, vincitore del Premio Sakharov 2021, una delle voci dissidenti più influenti del Paese e attivista anticorruzione. Navalny si trova in carcere dall’anno scorso, quando tornò dalla Germania dopo essere sopravvissuto a un avvelenamento potenzialmente mortale. Subito dopo la sentenza a quasi tre anni, la sua fondazione è stata riconosciuta come un’organizzazione estremista da un tribunale e costretta a chiudere.

Ora lo stesso destino potrebbe riguardare anche Memorial, la più autorevole organizzazione per i diritti umani in Russia, fondata da Andrei Sakharov. Memorial è costituita da due organi principali: il Centro Memorial per i diritti umani, focalizzato sulla difesa dei diritti umani, e Memorial International, che documenta la storia della repressione politica e dei crimini commessi nell’Unione Sovietica. Ora le autorità russe hanno minacciato di chiudere entrambi per presunte violazioni della legge nazionale sugli agenti stranieri.

Il vicepresidente S&D Pedro Marques ha dichiarato:

“Ci congratuliamo con Navalny per aver meritato il Premio Sakharov di quest’anno e ci auguriamo che questo riconoscimento contribuisca al suo rilascio e alla sua lotta incessante per la democrazia e la libertà politica in Russia. Io sono sinceramente convinto che, come detto di recente, prima o poi la Russia imboccherà la strada democratica.

“L’arresto di Navalny è il tentativo disperato di un autocrate di mettere a tacere il suo critico più severo. Ma Navalny non è il solo. Siamo sconvolti dalla portata della repressione sulla società civile russa. Solo negli ultimi sei mesi, diverse migliaia di giovani russi pro-democrazia e attivisti per i diritti umani sono stati costretti a lasciare il Paese di fronte all’intensificarsi della repressione.

“Ora le autorità russe hanno minacciato di chiudere Memorial, il maggior centro di ricerca sulla repressione politica nell’URSS e nella Russia contemporanea. La repressione contro Memorial non è solo una lotta contro un’associazione indipendente, ma contro la storia e la verità. Noi esortiamo la Russia a non imboccare questo percorso; solo l’accettazione del proprio passato può aprire la strada a un futuro di prosperità”.

Evin Incir, eurodeputata S&D e negoziatrice della risoluzione su Memorial, ha aggiunto:

“Ieri il governo russo ha iniziato un processo per attaccare le forze democratiche della società civile russa nel tentativo di chiudere le organizzazioni afferenti a Memorial, di cui primo presidente fu proprio il difensore dei diritti umani Andrei Sakharov. Oggi, il premio che porta il suo nome, il Premio Sakharov, è stato consegnato al dissidente politico Alexei Navalny, attualmente in prigione. Questo è un messaggio per il regime russo: l’Ue difenderà sempre le forze a favore della democrazia, a prescindere da quanto possa essere repressivo un regime.

" Il Parlamento europeo voterà per una robusta risoluzione domani, nella quale si condanneranno i tentativi di chiudere Memorial e si chiederà alle autorità russe di abrogare la legge sugli agenti stranieri, utilizzata per intimidire e silenziare le voci critiche e reprimere la società civile russa.

Eurodeputati coinvolti
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Membro
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