Durante il dibattito dell’Europarlamento sulla situazione nel Mediterraneo, dove le ONG sono criminalizzate per il prezioso lavoro che svolgono nel salvare vite umane, gli eurodeputati del Gruppo S&D hanno lanciato un appello alla neoeletta presidente della Commissione europea affinché, nel rispetto degli impegni assunti, agisca rapidamente per intensificare il ritmo delle operazioni di ricerca e soccorso e provveda al miglioramento del sistema di asilo dell’Unione europea.

Miriam Dalli, vicepresidente del Gruppo S&D, ha dichiarato:

“La presidente von der Leyen ha promesso un approccio più sostenibile in materia di ricerca e soccorso, più sostegno agli stati membri sottoposti a maggiori pressioni derivanti dai flussi migratori e la riforma del sistema di Dublino, secondo il quale i richiedenti asilo sono tenuti a chiedere protezione al primo stato in cui approdano. Ora è venuto il momento di tradurre gli impegni in realtà attraverso l’istituzione di un fondo per sostenere le operazioni di ricerca e soccorso, e di fare chiarezza sulle norme che prevengano qualsiasi forma di criminalizzazione delle attività di assistenza umanitaria.

“Ciò che sta accadendo nel Mediterraneo è una disgrazia e non possiamo permettere che alcuni governi continuino ad osteggiare un’intensificazione delle missioni di ricerca e soccorso e precludano l’avanzamento delle riforme del sistema di asilo dell’Unione. Ieri, la maggioranza degli eurodeputati del nostro Gruppo ha votato a favore di von der Leyen per la presidenza della Commissione, anche in virtù delle promesse e degli impegni assunti in materia di riforma del sistema di asilo europeo. Ora vorremmo vedere in che modo la Commissione intenda onorarli”.

Birgit Sippel, portavoce del Gruppo S&D per le libertà civili, la giustizia e gli affari  interni, ha commentato:

“Centinaia di migranti muoiono ogni mese nelle acque del Mediterraneo. Questa è una tragedia e una macchia per l’Europa, che si fregia di essere una grande forza umanitaria nel mondo. Se non fosse per il lavoro svolto quotidianamente dalle ONG come Seawatch, il numero delle vittime sarebbe di gran lunga superiore. Paradossalmente però, coloro che mettono a repentaglio la propria vita per salvare quella degli altri, anziché ricevere il plauso delle istituzioni, sempre più spesso sono messi sotto accusa. Il nuovo presidente della Commissione, nei primi cento giorni del suo mandato, dovrebbe agire in modo da sbloccare la situazione di stallo in cui versa il Consiglio d’Europa e dare impulso alla riforma del sistema d’asilo.

“Nei giorni scorsi MS. von der Leyen si è presa un impegno: la gestione delle migrazioni e la riforma del sistema d’asilo dell’Unione europea sono e devono essere una priorità assoluta”.

Eurodeputati coinvolti
Coordinatrice
Germania