Prima del voto in plenaria di questa sera sul mandato del Parlamento europeo per il vertice Onu di Parigi sul cambiamento climatico (COP21) di dicembre, i Socialisti e Democratici hanno lanciato un appello affinché il team di negoziatori dell'Ue spinga per target vincolanti e ambiziosi per la riduzione delle emissioni, e perché siano istituiti strumenti finanziari solidi per raggiungere questi obiettivi.

L'eurodeputato Gille Pargneaux, autore della relazione parlamentare che verrà votata questa sera, ha detto:

“La finanza è la pietra miliare dell'accordo di Parigi. Di conseguenza, il Parlamento chiede all'Ue e ai suoi stati membri di onorare l'ambizione di destinare la loro parte dei 100 miliardi di dollari annui al finanziamento dell'azione climatica nei paesi in via di sviluppo. Come richiesto dal gruppo S&D, la risoluzione chiede nuove fonti di finanziamento per il clima, come l'utilizzo di parte dei proventi del sistema di scambio di quote di emissioni.

“Con l'approssimarsi della data del vertice diventa urgente intensificare la diplomazia sul clima. I leader mondiali dovrebbero comprendere che limitare l'innalzamento della temperatura del pianeta a due gradi non eviterà solamente il cambiamento climatico e i conseguenti disastri naturali, ma anche un aumento drammatico del numero di rifugiati per motivi climatici. Ogni anno 24 milioni di persone sono sfollate a causa dei disastri naturali, e se non si farà nulla in futuro potranno essere 200 milioni i di rifugiati per motivi climatici".

Matthias Groote, portavoce S&D sul clima, ha affermato:

“Non abbandoniamo i nostri sforzi. La lotta al cambiamento climatico è un impegno europeo condiviso. Per questo dobbiamo integrare una strategia climatica ambiziosa con l'efficienza energetica e con ulteriori incentivi per le industrie sostenibili e pulite, tenendo conto di tutti i settori industriali. Per questo motivo dobbiamo avere tre obiettivi integrati e non soltanto uno.

“Questo significa inoltre che dobbiamo includere i settori dei trasporti aerei e marittimi nell'accordo finale da raggiungere a Parigi. I settori dei trasporti aerei e marittimi hanno un impatto climatico pari rispettivamente a quello di Germania e Corea del Nord, eppure entrambi i settori potrebbero essere esonerati dai target sulle emissioni da stabilirsi a Parigi. Non dobbiamo chiudere gli occhi su questi settori.

“Il trasporto aereo è responsabile del 5% del surriscaldamento globale e quello marittimo produce quasi il 3% dei gas serra mondiali. Le emissioni di Co2 dei due settori sono destinati ad aumentare addirittura del 250% entro il 2050, rendendo pressoché vani i tentativi di limitare il surriscaldamento globale a  2°C”.

Kathleen Van Brempt, vicepresidente S&D, ha aggiunto:

“Non c'è contraddizione tra crescita e sostenibilità. Finora la politica 20/20/20 dell'Ue ha funzionato piuttosto bene. Riusciremo a ridurre le emissioni di gas serra nell'Ue di più del 20% entro il 2020, raggiungendo questo obiettivo mentre l'economia europea è cresciuta del 45% dal 1990.

“Gli obiettivi 20/20/20 per le emissioni, l'energia rinnovabile e il risparmio energetico hanno avuto un ruolo chiave in questo progresso e nel sostenere l'occupazione per più di 4,2 milioni di persone in diverse ecoindustrie, con una crescita continua durante la crisi economica. Una politica europea più ambiziosa sul clima, sulle rinnovabili e sull'efficienza energetica permetterà alle aziende europee di restare all'avanguardia nelle industrie a tecnologia pulita a livello mondiale.

“La presidenza francese sta compiendo ogni sforzo perché il vertice di Parigi sia un successo. Anche noi, come gruppo politico, vogliamo contribuire a questo vertice cruciale per salvare il pianeta. Per questo il prossimo mercoledì 21 ottobre parteciperemo a un incontro dei leader del Pse sul clima a Parigi, organizzato dal primo ministro francese Manuel Valls”.

Gli eurodeputati Kathleen Van Brempt, Matthias Groote, Gilles Pargneaux e Miriam Dalli faranno parte della delegazione del Parlamento europeo al vertice COP21, e prenderanno parte anche a un evento dei progressisti per il clima insieme ad altri leader dei Socialisti e Democratici, il 21 e 22 ottobre.

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