Oggi gli eurodeputati S&D hanno invitato la Commissione europea a rivedere gli elementi del pacchetto “frontiere intelligenti” in modo da tenere in considerazione le preoccupazioni riguardanti la protezione dei dati e i costi di applicazione di un sistema completamente nuovo.

Intervenendo al Parlamento europeo di Strasburgo, il vicepresidente S&D Tanja Fajon ha detto:

“Siamo realmente preoccupati per ciò che sinora è emerso dalla Commissione sul pacchetto 'frontiere intelligenti'. Al momento c’è troppa attenzione sui temi legati alla sicurezza, in una misura che pare sproporzionata rispetto all’attuale livello di rischio. Siamo particolarmente preoccupati circa la capacità degli organismi preposti all'applicazione della legge di accedere al nuovo sistema proposto, cosa che sembra centrale nella proposta avanzata. Questo suscita seri dubbi sulla maniera in cui i dati dei passeggeri saranno utilizzati e conservati e sugli effetti che questo avrà sui diritti fondamentali dei viaggatori”.

“Restiamo inoltre scettici circa la necessità di sviluppare un nuovo, costoso sistema. Si potrebbe raggiungere lo scopo di gestire meglio le frontiere e facilitare l’attraversamento dei confini semplicemente aggiornando e rafforzando i sistemi in vigore, come il sistema di informazione visti (VIS) o il sistema d’informazione Schengen (SIS II). Ciò che non vogliamo è la creazione di un nuovo sistema che sia più costoso e che crei degli oneri non necessari per i viaggiatori, cosa che sarebbe tutto fuorché intelligente”.