“Oggi, i Socialisti e Democratici al Parlamento europeo hanno chiesto alla Commissione Ue di indagare sulle possibili violazioni delle norme europee antitrust a seguito delle rivelazioni, contenuto in un dossier di Oxfam, sull’uso di paradisi fiscali da parte delle più grandi banche europee.

In una lettera al presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker, il presidente del gruppo S&D Gianni Pittella, il vicepresidente del gruppo S&D Udo Bullmann e la portavoce S&D Pervenche Berès puntano il dito contro “l’inaccettabile uso di paradisi fiscali e delle loro legislazioni fiscali favorevoli da parte delle più grandi banche europee”.

“Tali pratiche sono una palese violazione della concorrenza leale”, aggiungo.

                                                                                                                         

Il vicepresidente del gruppo S&D responsabile per gli affari economici e monetari Udo Bullmann dichiara:

“La ricerca di Oxfam è stata possibile grazie alle informazioni del Registro pubblico sulle rendicontazioni paese per paese (Country-by-Country Reporting o CBCR) del settore bancario richiesto dalla normativa Ue.

“Queste rivelazioni dimostrano chiaramente quanto importante sia il CBCR. E’ stata una vittoria del nostro gruppo includere questa richiesta di trasparenza per le banche e continueremo a lottare per estendere tale obbligo, con rendicontazioni chiare per ogni giurisdizione interna ed esterna all’Ue, a tutte le grandi imprese il cui giro d’affari annuo superi i 40 milioni di euro.

"Le 20 banche più grandi dell’Ue hanno fatto registrare profitti nei paradisi fiscali a un livello maggiore di quanto possa essere giustificato dall’effettiva attività economica in quei luoghi.

"Il Parlamento e la Commissione europea, insieme alla società civile, hanno ripetutamente detto che i profitti devono essere tassati laddove il valore economico corrispondente viene creato. Il dossier di Oxfam dimostra che non è questo il caso e che bisogna fare ancora tanto a livello Ue. Il Consiglio europeo deve raggiungere un accordo il prima possibile su norme stringenti per la rendicontazione paese per paese delle multinazionali, redigendo inoltre una credibile blacklist dei paradisi fiscali"

 

La portavoce del gruppo S&D per gli affari economici e monetari, Pervenche Berès aggiunge:

“Le rivelazioni del dossier di Oxfam mostrano che una larga parte dei profitti delle banche è stata realizzata attraverso i paradisi fiscali nonostante in quei paesi non via sia un solo impiegato di tali istituti. Ci ricorda il caso di Apple che ha condotto a sanzioni da parte della Commissione europea. Queste pratiche sono chiaramente una violazione della concorrenza leale.

“Chiediamo alla Commissione di avviare un’indagine appropriata per valutare la potenziale violazione delle norme sulla concorrenza. Inoltre, chiediamo che il Meccanismo unico di vigilanza (Single Supervisory Mechanism o SSM) per garantire che queste pratiche non siano una minaccia alla stabilità finanziaria. Occorre assicurare che le attività nei paesi terzi delle banche interessate siano supervisionate con massima attenzione dal SSM.

“Il gruppo S&D è da tempo in prima linea nella lotta ai paradisi fiscali, all’evasione e all’elusione fiscali, compresi i paradisi a livello Ue. Si tratta di una questione di giustizia sociale e di efficienza economica”.

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Germania