Dopo l'ennesimo fallimento dei ministri degli Stati Ue sulla riforma del sistema di asilo comune alla riunione del Consiglio Giustizia e gli affari interni di ieri, Tanja Fajon, vicepresidente del gruppo S&D, dichiara:

“Nel fine settimana più di 100 persone sono annegate nel Mediterraneo. Si tratta di una tragedia che getta vergogna sull'Europa. Nonostante ciò, i ministri dei paesi Ue non sono riusciti ancora una volta a prendere una decisione definitiva sulla riforma dell'asilo. E’ chiaro che abbiamo bisogno di un'azione urgente sia per prevenire ulteriori tragedie, sia per garantire che le responsabilità vangano condivise da tutti gli Stati membri, e non solo da quelli che si trovano ai confini europei.

“L'aumento della migrazione non è un evento temporaneo: i cambiamenti demografici, la povertà, i cambiamenti climatici e l'instabilità in Nord Africa e nel Medio Oriente significano che un gran numero di persone continuerà a cercare una vita migliore in Europa. I ministri hanno di nuovo fallito in modo abissale a riconoscerlo. Ora dobbiamo fare pressione sui leader nazionali affinché non facciano lo stesso al Consiglio europeo di fine giugno”.

La portavoce del gruppo S&D per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni, l'eurodeputata Birgit Sippel, aggiunge:

“Il Parlamento europeo ha adottato un piano chiaro e coerente sulla cooperazione con i paesi terzi e su come fissare il sistema di asilo dell'Ue. Abbiamo bisogno di una revisione completa dall'attuale sistema di Dublino, sostituendolo con un meccanismo veramente europeo. Il nostro gruppo ha spinto con forza per eliminare il principio del primo paese di approdo e sostituirlo con un meccanismo permanente e automatico di ricollocazione a cui tutti gli Stati membri partecipino. Tuttavia, i governi nazionali continuano a chiudere gli occhi e a lasciare che i populisti e i xenofobi dettino l'agenda. Rischiamo di trasformare una situazione gestibile in una catastrofe umanitaria”.

Eurodeputati coinvolti
Coordinatrice
Germania