55 miliardi di euro sono stati rubati dalle casse dell’Ue negli ultimi 15 anni e in diversi Stati membri da un gruppo organizzato di banchieri, secondo un’indagine condotta da 19 media europei che è stata pubblicata oggi. Alla luce delle scioccanti rivelazioni, gli eurodeputati S&D chiedono indagini immediate sullo scandalo, lo scambio trasparente di informazioni e l'applicazione della normativa fiscale e finanziaria. Inoltre, i deputati Jeppe Kofod e Peter Simon hanno chiesto un'audizione in commissione TAX3 al Parlamento europeo.

Reagendo allo scandalo dei CumEx files, il vicepresidente e co-relatore del gruppo S&D in commissione speciale TAX3, Jeppe Kofod, il portavoce del gruppo S&D per la commissione speciale del Parlamento in materia fiscale, Peter Simon, e la portavoce del gruppo S&D sugli affari economici e monetari, Pervenche Berès dichiarano:

“Un altro scandalo fiscale scuote l'Ue e molti ancora fingono di essere sorpresi. Quanti altri ne dovremo vedere prima di fare qualcosa?

“Quello che è emerso non è altro che un puro e semplice furto ai danni del welfare commesso da una corrotta élite globale di banchieri, avvocati e trader, che si sono aiutati illegalmente per sottrarre miliardi al fisco europeo. Sappiamo anche che il motivo principale per cui questi schemi potrebbero continuare così a lungo e risultare così immensamente redditizi è la mancanza di una cooperazione sincera ed efficace tra le autorità degli Stati membri dell'Ue, cosa che rimane un problema sistemico in Europa.

“Lo scandalo dimostra ancora una volta i limiti degli attuali sistemi di scambio di informazioni. Se non affronteremo le cause profonde di queste ruberie, torneremo a scioccarci e sconvolgerci ogni volta che emergerà un nuovo scandalo. Nel frattempo, i principali autori di questi furti hanno fatto il loro ingresso nel mondo dorato dei ricchi e dei privilegiati, mentre i cittadini europei ne pagano ancora le conseguenze. Mancano fondi per scuole, ospedali e centri di assistenza. Il furto fiscale è un crimine contro la società. L'Europa non può e non deve tollerare questo!

“Abbiamo bisogno di maggiore trasparenza e di una vigilanza rafforzata sui mercati finanziari. Un'azione coordinata a livello europeo è più che mai necessaria. I dossier bloccati in Consiglio sono denaro perso per le casse pubbliche, denaro non speso per il benessere dei cittadini dell'Ue.

“Noi Socialisti e Democratici chiediamo indagini approfondite ed eventuali sanzioni adeguate per tutti gli intermediari (avvocati, banche e commercialisti) che hanno organizzato questi schemi. È giunto il momento di porre fine all'impunità e assicurare una migliore applicazione della regolamentazione finanziaria. Non c'è tempo da perdere!

“Ribadiamo inoltre la nostra richiesta di una vera e propria Guardia di finanza dell'Ue e di un centro di coordinamento per la politica fiscale dell'Ue. Vogliamo garantire che se uno Stato membro dovesse avere sospetti su una frode internazionale, tutti gli Stati membri vengano immediatamente allertati in modo che possa partire un'indagine completa, coordinata e internazionale”.