Il governo polacco ha annunciato che si ritirerà dai patti su migrazione e rifugiati delle Nazioni Unite. Si tratta del quinto Stato membro europeo a farlo dopo Ungheria, Bulgaria, Austria e Croazia. A seguito dell'annuncio, il presidente del gruppo S&D Udo Bullmann dichiara:

“Il ritiro di uno Stato dopo l'altro dai patti su immigrazione e rifugiati delle Nazioni Unite è il triste risultato della campagna portata avanti da populisti e nazionalisti, basata su menzogne e odio: chiunque sia capace di leggere può vedere che le regole Onu non influenzano la sovranità nazionale sulla politica migratoria, ma semplicemente danno alle nazioni standard non vincolanti per una migliore regolamentazione della migrazione: il fatto che molti politici conservatori, per esempio in Germania, imitino i populisti di destra demonizzando il patto è vergognoso e preoccupante. Noi Socialisti e Democratici continueremo a lottare per i patti sulla migrazione e contro le campagne di odio di destra.

“A dispetto delle posizioni nazionalistiche, i patti globali su migrazione e rifugiati delle Nazioni Unite sono la forza motrice del multilateralismo e del processo decisionale globale e mirano a governare i processi migratori in modo sicuro e ordinato, a ridurre l'impatto della migrazione irregolare e a garantire la dignità e la protezione di tutti i migranti. Questo obiettivo richiede naturalmente approcci internazionali comuni, perché i semplici approcci nazionali, slegati tra loro, sono destinati a finire su un vicolo cieco. Dobbiamo capire come le cause e gli effetti sono interconnessi in tutto il mondo. Questo patto è un tentativo di farlo ed è preoccupante che i Paesi al centro dell'Ue stiano iniziando a voltare le spalle a un processo decisionale internazionale responsabile”.

Eurodeputati coinvolti
Coordinatore
Germania