Alla luce del crescente numero di gravi violazioni alla libertà di stampa in Europa, il presidente S&D Udo Bullmann e il vicepresidente del gruppo Josef Weidenholzer invitano tutti i leader politici europei a fare della difesa della libertà di stampa una priorità assoluta nei loro Stati membri .

 

Il presidente S&D Udo Bullmann:

 

“L'aumento degli attacchi contro la libertà di stampa e di espressione in Europa è estremamente allarmante, e l'Ungheria è uno dei casi più scioccanti. E’ inaccettabile come Viktor Orbán usi impropriamente i media ungheresi per la sua campagna anti-Ue multimilionaria per contrastare l’esito del rapporto Sargentini. Purtoppo, questo è solo un esempio. Non possiamo restare in silenzio a guardare alti funzionari pubblici che si rifiutano di dare ai giornalisti le informazioni a cui hanno diritto di accedere, come sta succedendo in Austria, o ad assistere agli arresti dei giornalisti critici con il potere come accaduto di recente in Grecia. E non possiamo nemmeno tacere quando i giornalisti investigativi vengono persino uccisi per il loro lavoro, come è successo a Malta e in Slovacchia. Questi incidenti non possono più essere considerati casi isolati, ma sono sintomatici di un cambiamento antidemocratico che i nostri sistemi politici e le nostre società stanno attraversando. Noi Socialisti e Democratici non lasceremo che ciò accada. Chiediamo a tutti gli Stati membri di agire ovunque la libertà di stampa sia in pericolo”.

 

 

Il vicepresidente Weidenholzer aggiunge:

 

“Il rapporto di questa settimana secondo cui il ministro degli Interni austriaco Herbert Kickl si sarebbe rifiutare di dare alcune informazioni ai media è un esempio particolarmente preoccupante di ciò che è diventato possibile nel panorama politico. Il diritto dei giornalisti di ottenere informazioni per svolgere il loro lavoro non deve mai essere toccato. La libertà di stampa e di espressione è al centro delle nostre democrazie e deve essere rispettata. Consideriamo ogni minaccia alla libertà di stampa una minaccia per la democrazia e al modello di vita liberale per cui combattiamo”.

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