Commentando l’esito dell'ultima riunione del Consiglio europeo del 2018, il presidente del gruppo S&D Udo Bullmann dichiara:


“In merito alla Brexit, la settimana che doveva essere decisiva è passata e nulla è cambiato. Theresa May è ancora il primo ministro e non abbiamo avuto un voto sull'accordo di ritiro. L’accordo sul tavolo è l'unico possibile considerando sia i principi dell'Ue sia le attuali linee rosse del Regno Unito. Il backstop è l'ultima spiaggia, ma deve esserci se vogliamo garantire che, in qualsiasi circostanza, non ci possa essere un rafforzamento del confine tra la Repubblica irlandese e l'Irlanda del Nord e per proteggere l'integrità del mercato unico. Il tempo sta per scadere, il governo del Regno Unito ha urgente bisogno di trovare una via d'uscita da questo impasse: o mette l'accordo al voto del Parlamento o ridà la parola al popolo.


“Sulla migrazione, il Consiglio si è attenuto al minimo sindacale, dimostrando nuovamente di essere interessato solo a nascondere il problema sotto il tappeto. Le politiche focalizzate solo a impedire alle persone di varcare i confini non funzioneranno. Fino a quando non troveremo un modo di condividere la gestione dei migranti in modo responsabile ed equo tra tutti gli Stati membri, aggiungeremo solo altri problemi a quelli da affrontare in futuro. Siamo a tre anni dal picco della sfida della migrazione e il Consiglio non ha ancora raggiunto un accordo su un'azione significativa.


“Sulla disinformazione, siamo lieti che i governi nazionali stiano finalmente riconoscendo la gravità della situazione e inserendo tale tema nell'agenda politica prima delle elezioni europee del prossimo anno. Tuttavia, continuano a non accettare la principale proposta legislativa per affrontare il problema, ossia l'aggiornamento delle leggi sulla privacy elettronica. Se vogliono davvero che gli europei siano protetti dalla manipolazione e siano responsabili della loro vita online, devono adottare immediatamente queste proposte”.

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