Oggi a Strasburgo, il Parlamento europeo ha dato l’ok definitivo all’Accordo economico e commerciale globale (Comprehensive Economic and Trade Agreement, CETA) con il Canada. Grazie alle forti pressioni del gruppo dei Socialisti e Democratici, la Commissione ha dato seguito alle nostre istanze prioritarie. In particolare, il gruppo S&D è riuscito a ottenere un meccanismo di risoluzione delle controversie commerciali trasparente ed equo. Nel CETA, il sistema di risoluzione della dispute Stato-investitore (l’Investor-State Dispute Resolution System, ISDS) è stato rimpiazzato con un Tribunale sugli investimenti. Il gruppo S&D ha garantito che vi sia la sovranità esclusiva nel controllo sui nostri standard e servizi pubblici, con una garanzia per la salvaguardia del principio di precauzione. Abbiamo raggiunto anche un impegno chiaro sul diritto a legiferare, escludendo ogni conflitto di interessi con le aspettative di profitto delle multinazionali.

Il gruppo S&D ha migliorato il CETA, ma questo non è abbastanza. Teniamo in massima considerazione le preoccupazioni e i timori dei nostri cittadini. Ecco perché per noi, il CETA è solo il primo passo sulla strada verso un nuovo approccio progressista al commercio. L’era della globalizzazione selvaggia deve terminare per essere rimpiazzata da un sistema di commercio più trasparente e democratico in cui i benefici siano ampiamente diffusi tra tutti i cittadini.

Elena Valenciano, eurodeputata e portavoce S&D per gli affari esteri e il commercio, dichiara:

"Con un presidente protezionista come quello Usa che sta mettendo in discussione il nostro ordine mondiale multilaterale e con Russia e Cina che guadagnano sempre più terreno, gli europei devono più che mai restare uniti e rafforzare i legami con i nostri alleati più stretti. Nel mondo di oggi, non c’è probabilmente nessun Paese con cui noi europei possiamo condividere più valori e interessi del Canada.

"Né il liberalismo selvaggio, né i muri sono risposte valide alla globalizzazione. In quanto progressisti, dobbiamo batterci per una maggiore apertura, per regole democratiche, una vigilanza pubblica e la protezione delle persone garantendo che il commercio non sia solo libero, ma anche equo. Una battaglia che dobbiamo fare noi, perché nessun altro lo farà. Il CETA è solo un passo verso una politica commerciale progressista per la quale ci impegneremo più di quanto fatto finora, con l’obiettivo di ottenere una globalizzazione che sia di beneficio per tutti”.  

L’eurodeputata S&D Sorin Moisa, che è responsabile per l’accordo CETA al gruppo S&D, aggiunge:

"Il CETA non è perfetto, ma è il più avanzato accordo commerciale che l’Ue abbia mai concluso. Grazie ai Socialisti e Democratici, tale accordo è più progressista. Abbiamo ottenuto diverse vittorie, soprattutto con il rimpiazzo dell’ISDS. In aggiunta ai miglioramenti già incorporati nel testo, abbiamo ottenuto ulteriori impegni da parte della Commissione e del governo canadese per una futura revisione e riforma del CETA, specialmente sul fronte dello sviluppo sostenibile e sul Tribunale per gli investimenti.

"L’accordo commerciale Ue-Canada ha il potenziale per generare occupazione nell’Ue e creare nuove opportunità economiche per le aziende europee, in particolare le Pmi. Il CETA è il promo passo verso un’agenda progressista sul commercio Ue. Il gruppo S&D continuerà a fare pressioni per una revisione trasparente, inclusiva e progressista e un’attuazione del CETA”.

La mozione di risoluzione del gruppo S&D sul CETA è consultabile qui.