Oggi, il Parlamento europeo ha appoggiato la richiesta per la creazione di visti umanitari, che consentirebbero a coloro che cercano protezione internazionale un modo legale e sicuro di entrare nell'Unione europea.

L'eurodeputato del gruppo S&D, responsabile del rapporto, Juan Fernando López Aguilar dichiara:

“Attualmente non vi è alcuna disposizione nel diritto dell'Ue per consentire a coloro che cercano protezione internazionale di arrivare legalmente in Europa. Questa lacuna ha costretto migliaia di persone a fuggire dalla guerra o dalle persecuzioni e a intraprendere viaggi pericolosi per la loro vita attraverso il Mediterraneo. Tale situazione avvantaggia solo i trafficanti di esseri umani, capaci di ottenere enormi profitti sulla base della falsa promessa di un passaggio sicuro in Europa. Non possiamo chiudere i nostri confini e ignorare la situazione dei più bisognosi. Se vogliamo soddisfare i nostri obblighi morali e legali nell’aiutare coloro che cercano asilo, abbiamo bisogno di un meccanismo che permetta ai più bisognosi di raggiungere l'Europa in sicurezza.

“Da anni chiediamo la creazione di visti umanitari, che permetterebbero ai più bisognosi di viaggiare direttamente da un Paese terzo allo Stato membro per il quale intendono chiedere asilo. Oggi il Parlamento europeo ha accolto questa richiesta e ha invitato la Commissione europea a presentare finalmente una proposta legislativa in merito. Sebbene alcuni Stati membri dispongano di misure per consentire canali sicuri di transito, attualmente non esiste un regime a livello Ue.

"I cambiamenti climatici e la continua instabilità in Nord Africa e nel Medio Oriente comportano che le persone continueranno a guardare all'Europa come un rifugio sicuro dalla guerra e dalle persecuzioni. Se vogliamo gestire efficacemente i nostri sistemi di asilo, allora abbiamo bisogno di un approccio olistico, non di uno basato solo sull'osservazione dei flussi. I visti umanitari sono una parte importante di ciò che può fare l’Europa per evitare morti nel Mediterraneo, assicurando modalità legali e sicure per raggiungere il suo territorio”.

 

Eurodeputati coinvolti