Gli eurodeputati S&D hanno avuto una forte influenza nell’orientare la posizione del Parlamento europeo sul quadro di sviluppo post-2015 che è stata adottata oggi. Una posizione caratterizzata da un’enfasi particolare su un approccio basato sui diritti umani e sulla lotta contro tutte le forme di diseguaglianza.  

Il gruppo S&D sottolinea la necessità per l’Ue di parlare con una sola voce nel definire i futuri obiettivi di sviluppo globale. Obiettivi che devono essere ambiziosi e universalmente vincolanti se vogliamo estirpare alla radice le cause della povertà mondiale. 

Elly Schlein, negoziatore S&D sul quadro di sviluppo post-2015, afferma:

“Alcune delle nostre priorità, incluse la lotta contro tutte le forme di disuguaglianza (sia tra i paesi che al loro interno), l’estirpazione della povertà e lo sviluppo sostenibile, sono stati ben riflesse nel rapporto. Altri punti chiave per noi sono stati l’universalità del quadro, il ruolo guida dell’Ue e il posto centrale delle donne nello sviluppo. 

“Useremo questa posizione ambiziosa approvata dal Parlamento europeo per inviare un forte messaggio ai cittadini, ai governi e ai nostri partner al di là dell’Ue, in vista anche del prossimo summit Onu del settembre 2015. Il prossimo anno sarà l’Anno europeo dello sviluppo e noi possiamo fare la differenza”.
 
Norbert Neuser, portavoce S&D per lo Sviluppo internazionale, aggiunge:

“Dobbiamo mobilitare le risorse finanziarie promesse dagli stati membri dell’Ue, che si sono impegnati ad allocare almeno lo 0,7% del loro RNL (reddito nazionale lordo) sul budget per gli aiuti e a trovare modi alternativi per attuare il quadro, come tasse sulle transazioni finanziarie. Inoltre, dobbiamo sostenere i paesi partner nei loro sforzi per combattere l’evasione fiscale e i flussi illeciti di capitali, promuovendo la responsabilità di impresa nel settore privato.

“Altro punto chiave per il gruppo S&D è rappresentata dalla salute e dai diritti sessuali e riproduttivi. Si tratta di una pietra angolare sui diritti umani che assicura l’autodeterminazione e le basi per l’uguaglianza, la pace e la crescita”.