A seguito di una visita del gruppo S&D nell’ex Repubblica jugoslava di Macedonia, i deputati hanno potuto constatare i segnali incoraggianti da parte del Paese e hanno invitato tutte le forze politiche a collaborare e a cogliere questo momento storico. Il 2018 è un anno importante per i Balcani occidentali, con la Commissione che presenterà la prossima settimana a Strasburgo il suo documento strategico per la Regione e ad aprile il pacchetto annuale di allargamento, insieme a un vertice di alto livello Ue-Balcani occidentali che si terrà a Sofia a maggio, e con le presidenze del Consiglio dell'Ue che stanno dando priorità a questo dossier.

 

Il vicepresidente del gruppo S&D Victor Boştinaru dichiara: 

“È un momento chiave per l'integrazione europea dei Balcani occidentali e confido che l’ex Repubblica jugoslava di Macedonia possa coglierlo. Per questo il paese ha bisogno di una cooperazione costruttiva tra il governo e l'opposizione. Questo è l'unico modo per accelerare le riforme. Il gruppo S&D sostiene fermamente gli sforzi del primo ministro Zoran Zaev per rompere il vecchio schema politico e lavorare per la riconciliazione e l'inclusività nel paese, nonché per finalizzare i negoziati in corso con la Grecia".

 

La vicepresidente del gruppo S&D Tanja Fajon aggiunge:  

“Accogliamo con favore l'approccio costruttivo del governo alla questione del nome del paese e in generale verso le riforme, le relazioni di buon vicinato e l'adesione all'Ue. Invitiamo inoltre l'opposizione a impegnarsi pienamente nel processo di risoluzione della ‘questione del nome’ e a collaborare con il governo per raggiungere un accordo con la Grecia. Incoraggio il governo macedone a cogliere questa finestra di opportunità per l'allargamento e a continuare in questa direzione”.

 

Tonino Picula, portavoce S&D sull’ex Repubblica jugoslava di Macedonia: 

“Il governo e l'opposizione devono collaborare per accelerare l'attuazione delle riforme e continuare a rispettare l'accordo di Przino per ottenere una raccomandazione positiva da parte della Commissione e il sostegno politico del Consiglio sull'avvio dei colloqui di adesione nell’ambito della relazione nazionale di quest'anno”.

Eurodeputati coinvolti
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