Nel commentare il futuro dell’Europa col primo ministro italiano Giuseppe Conte, Il Presidente del Gruppo S&D Udo Bullmann ha dichiarato:

“Durante la discussione col primo ministro italiano Giuseppe Conte abbiamo espresso la nostra profonda preoccupazione in merito alla strada anti europea intrapresa dall’attuale governo e lungo la quale sta spingendo l’Italia. L’Italia è uno dei Paesi fondatori dell’Unione Europea, patria di grandi europei come Altiero Spinelli e Alcide De Gasperi, la settima potenza industriale e luogo di custodia di una ricca e antica eredità culturale nel cuore dell’Europa. Vedere come un governo populista e irresponsabile stia tentando di allontanare e isolare questa grande nazione dai suoi compagni europei, col solo scopo di raccogliere ipotetici risultati elettorali a breve termine, è davvero frustrante.

“La contesa senza senso con la Francia, suo vicino e partner commerciale, o l’esasperazione della polemica sul bilancio con la Commissione europea che è costata all’Italia l’incredibile cifra di 1,7 miliardi a causa dello spread: a Salvini e ai suoi alleati non sembra star particolarmente a cuore la vita dei propri concittadini. Cercano il conflitto con l’Europa per utilizzare l’Unione come capro espiatorio per ogni minima cosa.

“L’esempio più eclatante è la questione dei migranti. Noi possiamo comprendere la delusione degli italiani che si sono spesso trovati soli ad affrontare i flussi migratori. Tuttavia, non ci sembra costruttivo utilizzare le navi delle ONG per ricattare l’Europa a spese delle persone salvate in mare. Salvini farebbe meglio a rivolgersi a coloro che lui considera amici, vale a dire il primo ministro ungherese Viktor Orbán o al cancelliere austriaco Sebastian Kurz o ancora Jarosław Kaczynski, il leader del PIS, il partito conservatore di destra polacco. Sono proprio loro che hanno bloccato una soluzione europea alla questione migratoria che avrebbe senz’altro alleggerito la posizione dei Paesi costieri del mediterraneo.

“Ma fortunatamente, molti italiani ragionevoli e solidali coi sindaci che vogliono tenere i propri porti aperti alle imbarcazioni di salvataggio delle ONG, testimoniano che l’Italia di Spinelli e De Gasperi esiste ancora. Abbiamo bisogno di un’Italia forte e pro-europea, che sia con noi per dare corpo al futuro dell’Unione, non un’Italia che ci rema contro.”

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