In vista dei decisivi negoziati tra i governi Ue a Vienna e Salisburgo, il presidente del gruppo S&D Udo Bullmann dichiara:

 

“Basta con l’inerzia e il rimpallo di responsabilità in Europa! 721 persone hanno perso la vita nel Mediterraneo cercando di raggiungere l'Europa solo nei mesi di giugno e luglio. Il bilancio delle vittime nel Mediterraneo sta aumentando nonostante il numero di persone che si dirigono verso le coste dell'Ue si sia ridotto. Oggi si stima che una persona su sedici, tra coloro che si imbarcheranno in questi pericolosi viaggi, andrà incontro all’annegamento. Gli Stati membri Ue e la Commissione europea hanno il dovere di porre fine a questo disastro umanitario.

 

“I governi Ue devono lasciare da parte tatticismi e dispute politiche nei colloqui a livello ministeriale che si terranno a Vienna a fine mese e in quelli tra i capi di Stato e di governo che si incontreranno a settembre a Salisburgo. Gli Stati membri devono rispettare i loro obblighi di assistenza umanitaria nei confronti delle persone che si trovano in difficoltà in mare e stabilire porti sicuri di approdo per coloro che sono stati salvati. Accogliamo con favore la disponibilità di paesi come la Spagna e Malta ad offrire assistenza ad hoc alle navi di rifugiati in difficoltà. Ma a prescindere dai gesti isolati, occorre che l’Ue trovi soluzioni basate su regole che forniscano certezza giuridica e garantiscano la solidarietà tra gli Stati membri. Questo è il nostro dovere morale e legale ai sensi del diritto marittimo internazionale.

 

“Per rendere efficaci le operazioni di ricerca e salvataggio, vanno definiti in modo chiaro i compiti e le responsabilità tra gli Stati membri dell'Ue, i paesi limitrofi e le ong. Le proposte elaborate in merito dalla Commissione sono sul tavolo e devono essere affrontate senza ulteriori indugi.

 

“Abbiamo urgente bisogno di una soluzione veramente europea e sostenibile sulla migrazione che sia basata sulla cooperazione e la solidarietà. Gli Stati membri hanno esaurito da tempo le scuse per rinviare ancora la revisione del sistema europeo comune di asilo, compreso il regolamento di Dublino. Dobbiamo inoltre rimettere al centro del dibattito Ue il tema dell’immigrazione legale e stabilire rotte migratorie controllate e regolari”.

 

 

Eurodeputati coinvolti
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Germania