I S&D esortano la Polonia a revocare il divieto di aborto, riaffermando i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere quali priorità assolute

Woman holding placard saying: "My Body My Choice"

Oggi, su richiesta del gruppo S&D, il Parlamento europeo discuterà della mancanza di progressi in materia di diritti di aborto in Polonia. Un anno dopo le elezioni che hanno destituito il partito PiS, la Polonia ha ancora una delle leggi sull’aborto più draconiane d’Europa.*

Un’indagine durata tre anni del Comitato delle Nazioni Unite per l’eliminazione delle discriminazioni contro le donne ha concluso che il divieto quasi totale di aborto in Polonia comporta gravi e sistematiche violazioni dei diritti umani, tra cui gravi sofferenze fisiche e mentali per le donne, che possono addirittura essere equiparate alla tortura.** Il Comitato delle Nazioni Unite raccomanda alla Polonia di legalizzare e depenalizzare completamente l’aborto.

I S&D continueranno a lottare per garantire che la salute sessuale e riproduttiva e i diritti annessi (SRHR) siano tutelati e sostenuti in tutta l’UE e nel mondo. Chiedono alla Polonia di revocare immediatamente l’attuale divieto e le restrizioni sull’aborto.

Joanna Scheuring-Wielgus, europarlamentare S&D e portavoce S&D per i diritti delle donne, ha dichiarato:

“È un’ottima notizia che questo dibattito abbia luogo, dato che inizialmente era stato bloccato dai nostri avversari politici in Parlamento. Sono lieta che Manfred Weber e il gruppo del PPE da lui guidato abbiano capito che ha senso parlare dei diritti delle donne. Conto sul fatto che il PPE si unisca alla nostra lotta per l’uguaglianza di genere. Insieme, dobbiamo opporci all’estrema destra e al movimento anti-gender e ai loro attacchi ai diritti delle donne in Polonia, in Europa e nel mondo.”

“Non solo è profondamente frustrante, ma anche assolutamente inaccettabile che un anno dopo le elezioni, in Polonia sia ancora in vigore il divieto quasi totale di aborto. Le donne e i giovani polacchi che hanno votato in massa per il cambiamento si sentono traditi. Tutti gli sforzi promossi da Lewica (S&D) per depenalizzare l’aborto sono falliti in Parlamento a causa della mancanza di sostegno da parte della coalizione al governo, Trzecia Droga (Renew/EPP), unitamente ai membri dell’opposizione conservatrice, incluso il PiS (ECR).”

“Tuttavia, non smetteremo di lottare finché le donne polacche non avranno accesso all’aborto legale e sicuro. Le conclusioni del rapporto delle Nazioni Unite non fanno che rassicurarci sul fatto che questo è l’unico modo per garantire il pieno rispetto dei diritti umani delle donne polacche.”

Lina Gálvez, europarlamentare S&D e presidente della commissione FEMM, ha aggiunto:

“Sono molto preoccupata per il crescente contraccolpo ai diritti connessi con la salute sessuale e riproduttiva. Sono diritti strettamente connessi non solo con la salute delle donne, ma anche con i diritti fondamentali. Nessun governo o legge può togliere alle donne la libertà di decidere della propria vita e del proprio corpo.”

“Il passo indietro nelle questioni di genere è un aspetto centrale delle forze antidemocratiche in Europa. Ecco perché è essenziale che le forze europeiste e democratiche pongano i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere in primo piano nella loro azione politica, come stiamo facendo noi Socialisti e Democratici. E questo comprende anche la fine della sotto-rappresentanza delle donne nelle posizioni decisionali.”

“Sono allarmata dai recenti sviluppi in materia di parità di genere all’interno delle nostre istituzioni. Non solo per la prima volta abbiamo meno donne al Parlamento europeo, ma anche la nuova Commissione europea non avrà un equilibrio di genere. Solo la nostra famiglia politica ha la parità: due donne e due uomini nelle posizioni di commissari designati. Inoltre, la nuova Commissione proposta dalla presidente eletta Ursula von der Leyen non include un commissario dedicato alla parità, segnando un passo indietro rispetto al 2019.”

“Questo significa una cosa sola per noi: come S&D, raddoppieremo i nostri sforzi e seguiteremo a porre l’uguaglianza e i diritti delle donne come priorità assoluta in tutto il nostro lavoro. Ora più che mai.”

Nota di redazione:

*L’attuale legge polacca sull’aborto rimane tra le più restrittive in Europa. Il divieto quasi totale nel paese, introdotto nel 2020 dal Tribunale costituzionale controllato dal PiS, consente l’aborto solo se la salute o la vita della donna sono a rischio o se la gravidanza è frutto di un reato.

**Il rapporto, pubblicato il 26 agosto 2024, rileva che il divieto quasi totale di aborto in Polonia e la penalizzazione dell’aborto infliggono alle donne gravi sofferenze fisiche e mentali, che possono essere equiparate a tortura, trattamenti crudeli, inumani o degradanti, e causano violazioni sistematiche dei loro diritti umani, compresi i diritti alla salute, alla privacy e all’uguaglianza.

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Polonia